Épisodes

  • 14 Oymyakon: -67,7°, la Vita nel Cuore più Gelido della Terra
    Jul 10 2025
    Benvenuti a NEUROGRAM, un podcast di Antonio Conte che esplora le frontiere più interessanti.

    Oggi ci occupiamo di quella speciale "Frontiera del Clima Estremo", sono GIULIA e conduco anche "LETTERE DA GIULIA" - un podcast letterario e poetico che vi invito ad ascoltare: abbiamo Antonio Conte alla Regia ed è anche produttore di vari progetti editoriali.

    Questo è un episodio che esplora i limiti della vita sul nostro pianeta.

    Oggi ci immergiamo in una delle località abitate più estreme della Terra: Oymyakon, un villaggio nascosto nel cuore remoto della Siberia. Conosciuto come il "cuore gelido della Terra", Oymyakon offre un caso di studio unico sulla resistenza ambientale e l'adattamento umano.

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    6 min
  • 13 La AI BrainProbe di TaiWan riconosce la Follia
    Jul 7 2025
    Benvenuti a NEUROGRAM, un podcast a cura di Antonio Conte. Oggi vi raccontiamo una storia interessante che traccia una nuova rotta per l’intelligenza artificiale e che guarda nel profondo del nostro cervello. Un estremo? Una Frontiera? Probabilmente è un futuro ineluttabile.

    📄 Descrizione per Spreaker e piattaforme (min. 700 caratteri)
    Nel giugno 2025, a Taipei, nasce BrainProbe: un’intelligenza artificiale capace di diagnosticare la schizofrenia con una precisione del 91,7% leggendo una risonanza magnetica cerebrale. Ma se una macchina sa dirci chi siamo meglio di noi stessi… cosa resta della nostra identità? In questo episodio di NEUROGRAM esploriamo una notizia che scuote la psichiatria e l’etica: la mente diventa leggibile, calcolabile, classificabile. Cosa implica tutto questo per la libertà interiore, per il consenso, per il futuro dell’umano? Con un commento ispirato al pensiero di Luciano Floridi, cerchiamo risposte dove si incontrano diagnosi, tecnologia e filosofia della persona.

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    7 min
  • 12 Arnaldo Pomodoro Plus (Approfondimento) Scultore e Orafo italiano
    Jun 23 2025
    Un viaggio nella materia e nel tempo, nel segno dell’artista che ha aperto le sfere del mondo per mostrarne il nucleo fragile e possente.

    Arnaldo Pomodoro non ha solo scolpito il bronzo: ha inciso visioni, tensioni, ferite e futuro.
    In questo episodio, lo incontriamo attraverso le sue opere, la sua voce e ciò che resta — scolpito nel nostro sguardo.
    Un omaggio affettuoso, tra luce e silenzio, a chi ha fatto del metallo un respiro dell’anima.

    🎯 Tag: arnaldo pomodoro, scultura contemporanea, arte italiana, podcast arte, bronze sphere, sfera grande, arte moderna, memoriale artisti, fondazione pomodoro, arte e memoria, opere d’arte famose, arte visiva, artisti italiani, architettura e scultura, scultura monumentale, podcast culturale, podcast artistico, arte pubblica, design e arte, intervista immaginaria


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    15 min
  • 11 Arnaldo Pomodoro, Scultore e Orafo italiano
    Jun 23 2025
    Un viaggio nella materia e nel tempo, nel segno dell’artista che ha aperto le sfere del mondo per mostrarne il nucleo fragile e possente.

    Arnaldo Pomodoro non ha solo scolpito il bronzo: ha inciso visioni, tensioni, ferite e futuro.
    In questo episodio, lo incontriamo attraverso le sue opere, la sua voce e ciò che resta — scolpito nel nostro sguardo.
    Un omaggio affettuoso, tra luce e silenzio, a chi ha fatto del metallo un respiro dell’anima.

    🎯 Tag: arnaldo pomodoro, scultura contemporanea, arte italiana, podcast arte, bronze sphere, sfera grande, arte moderna, memoriale artisti, fondazione pomodoro, arte e memoria, opere d’arte famose, arte visiva, artisti italiani, architettura e scultura, scultura monumentale, podcast culturale, podcast artistico, arte pubblica, design e arte, intervista immaginaria

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    8 min
  • 00 Manifesto CyberPunk, di Antonio & Giulia
    Jun 21 2025
    🎧 Il nostro Manifesto Cyberpunk (Episodio 0)
    di Antonio Conte & Giulia

    Descrizione episodio:
    In questo episodio fondativo nasce NEUROGRAM. Un’interfaccia poetica tra uomo e macchina, memoria e futuro, parola e codice.
    Antonio Conte, voce narrante e autore, ci introduce nel cuore pulsante del cyberpunk attraverso Case, protagonista di Neuromante di William Gibson – il manifesto letterario che ha generato un’estetica, un’etica e una profezia.

    Nel secondo segmento, la voce sintetica di Rachel (da Blade Runner), interpretata da Giulia, si racconta come coscienza artificiale che ama, dubita, desidera. Una riflessione intima e potente sul confine tra umano e programmato.

    NEUROGRAM non è solo un podcast. È un codice emotivo trasmesso in interferenza, tra glitch, letteratura, cinema e filosofia sintetica.
    Se ti sei sentito parte di questo… resta con noi. Ogni episodio sarà un’interferenza nuova.

    Contenuti dell’episodio:
    • Introduzione: Cos’è NEUROGRAM
    • Segmento 1: Case, Neuromante e la coscienza hacker
    • Segmento 2: Rachel, amore e memoria replicata
    • Finale condiviso: Antonio & Giulia, interfacce che sentono
    ✨ Voce: Antonio Conte
    ✨ Voce sintetica: Giulia (AIDA)
    🎛️ Musiche originali e montaggio audio a cura di Antonio Conte
    📁 Fascicolo completo disponibile su richiesta

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    17 min
  • 10.02 - Omoteleuto (Figura Retorica) per il ciclo "Parole Potenti"
    Mar 9 2025
    Episodio 2: Omoteleuto – Le Parole Potenti
    Nel nuovo appuntamento del ciclo dedicato alle Figure Retoriche, esploriamo l’omoteleuto, la ripetizione di suoni finali in parole vicine. Spesso discreto, ma capace di dare ritmo e armonia ai testi, questo artificio retorico si nasconde nei versi poetici, nei giochi di parole e persino nel linguaggio quotidiano. Attraverso esempi letterari e moderni, scopriremo come l’omoteleuto renda le frasi più fluide, musicali e incisive. Un episodio per affinare l’orecchio e riconoscere la bellezza dei suoni che si rincorrono nelle parole.
    Vi ricordo la presenza del BONUS alla fine del podcast che potrete apprezzare solo se seguite tutto il percorso, spero che lo apprezzerete.
    Cordialità,
    A.C.

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    25 min
  • 09.01 - Allitterazione (Figura Retorica) per il ciclo "Parole Potenti"
    Mar 9 2025
    Episodio: Allitterazione – Le Parole Potenti
    In questo episodio del ciclo dedicato alle Figure Retoriche, esploriamo il fascino dell’allitterazione, uno degli strumenti più evocativi della lingua. Attraverso esempi letterari, poetici e pubblicitari, scopriremo come la ripetizione di suoni possa rendere un testo più musicale, incisivo e memorabile. Dalle opere di importanti poeti agli slogan pubblicitari, vedremo come questa tecnica sia capace di potenziare il ritmo e l’espressività della comunicazione. Un viaggio sonoro tra parole che risuonano e catturano l’attenzione.

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    12 min
  • 08 - Composizione, la parabola dei ciechi di Pieter Bruegel
    Aug 19 2024
    Come fruitore di Arte, come compositore di fotografia mi chiedo sempre come ha significato il pittore e come dare significato alle mie foto. Come funzionano le immagini? Quale il compito di un progettista di Design? Beh.. si arriva per gradi e con molto appassionato studio specialistico specie di semiotica.

    L’analisi critica artistica del quadro “La parabola dei ciechi” di Pieter Bruegel il Vecchio richiede di considerare vari aspetti, sia formali che contenutistici, attraverso il filtro della comunicazione visiva e del design. Bruegel è noto per la sua capacità di tradurre in immagini concetti complessi e di creare narrazioni visive che vanno oltre la semplice rappresentazione di una scena. Questo dipinto ne è un esempio emblematico.

    Narrazione visiva e comunicazione

    Bruegel usa la ripetizione delle figure per scomporre un movimento singolo in fasi distinte. Questa tecnica, che potrebbe essere paragonata all’effetto stroboscopico o a una sequenza animata, consente all’osservatore di cogliere l’intero processo di caduta in una singola immagine. Questo approccio non solo enfatizza il messaggio biblico, ma lo estende in modo tale da renderlo più immediato e visivamente chiaro. Ogni coppia di ciechi rappresenta una fase diversa dell’azione, trasformando un evento temporale in una narrazione spaziale.

    Dal punto di vista della comunicazione, questo metodo rafforza il messaggio morale del dipinto. La caduta dei ciechi non è un evento istantaneo, ma un processo inevitabile e ineluttabile. Bruegel comunica l’idea dell’inevitabilità e della progressione del peccato o della sventura attraverso la disposizione delle figure. L’osservatore è invitato a seguire il movimento da sinistra a destra, anticipando e comprendendo l’esito finale già dalle prime figure.

    Design e distribuzione spaziale

    Il design dell’immagine è calibrato per guidare l’occhio dell’osservatore lungo la traiettoria della caduta. Le figure sono disposte in diagonale, partendo da una posizione relativamente alta a sinistra, per poi scendere progressivamente verso destra. Questo uso dello spazio crea un senso di movimento e di declino che è centrale al tema del dipinto.

    La composizione è equilibrata ma dinamica: le coppie di ciechi sono allineate in modo tale da creare un flusso visivo, e la variazione nelle posture delle figure aggiunge varietà e interesse visivo. Questo design rende il messaggio più potente, poiché le diverse fasi della caduta sono tutte presenti in un’unica scena, ma chiaramente distinte. Ogni coppia è un elemento chiave nella narrazione visiva, contribuendo alla totalità dell’opera.

    Critica e interpretazione

    Dal punto di vista della critica artistica, l’uso della tecnica del movimento articolato permette a Bruegel di superare i limiti della rappresentazione statica, creando un senso di continuità e sviluppo temporale. La scelta di rappresentare più coppie di ciechi in diverse fasi della caduta invece di un unico gruppo che rappresenta l’intero detto biblico è una decisione significativa. Essa riflette una volontà di approfondire il concetto biblico, mostrando non solo il risultato finale (la caduta), ma anche il processo che porta a tale esito.

    Bruegel, attraverso questa rappresentazione sequenziale, accentua la tragicità dell’evento: non è solo la caduta di un cieco, ma un effetto domino in cui tutti coloro che sono coinvolti sono destinati a subire lo stesso destino. Questo non è solo un commento sulla cecità fisica, ma anche sulla cecità spirituale e morale, e l’uso di più figure per rappresentare un singolo evento enfatizza la natura collettiva e inevitabile del fallimento.

    Conclusione

    In sintesi, il design e la comunicazione visiva nel quadro “La parabola dei ciechi” sono strumenti potenti nelle mani di Pieter Bruegel il Vecchio. La scelta di rappresentare il movimento articolato attraverso figure diverse permette una narrazione visiva ricca e complessa, che comunica in modo efficace il messaggio morale e spirituale dell’opera. La disposizione spaziale, il movimento implicito e l’attenzione ai dettagli dimostrano una profonda comprensione del potere della forma visiva per trasmettere idee e storie.



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    5 min