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Page de couverture de Manolo Perazzi: tra squilibrio, rischio e videogioco. La danza come spazio critico al FIND 2025

Manolo Perazzi: tra squilibrio, rischio e videogioco. La danza come spazio critico al FIND 2025

Manolo Perazzi: tra squilibrio, rischio e videogioco. La danza come spazio critico al FIND 2025

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À propos de cet audio

Un percorso tra corpo, memoria e tecnologia, dove il disequilibrio diventa motore creativo e la scena si trasforma in un videogioco fatto di ironia, collisioni e scelte imprevedibili.

Oggi ai microfoni di Unica Radio abbiamo incontrato il coreografo e performer Manolo Perazzi, ospite del Festival Internazionale Nuova Danza 2025, protagonista della masterclass del 30 novembre alla Scuola di Danza Assunta Pittaluga e della performance Reloading, in scena sabato 29 novembre a Sa Manifattura.

Perazzi spiega come il suo lavoro si fondi sull’uso del disequilibrio come generatore di movimento: quando il corpo perde l’asse verticale, nasce un’energia che, trasformata, apre a nuove traiettorie. La caduta diventa così un motore creativo capace di produrre continui stati fisici in evoluzione, guidati dall’istinto e dall’ascolto.

Il rischio come apertura al nuovo

Nella sua masterclass, basata su release, lavoro a terra e improvvisazione, Perazzi invita i partecipanti a disaffezionarsi dalle forme note del corpo. Il rischio — di cadere, sbagliare, spingersi oltre — è lo strumento per scoprire nuove possibilità motorie. Il performer sottolinea quanto questo processo sia complesso per chi ha una formazione strutturata: si tende sempre a riproporre ciò che già si conosce. Lo squilibrio, invece, obbliga a inventare, a trovare vie d’uscita impreviste.

Reloading: il palco come videogioco

Con Reloading, ideato in colleborazione con Sara Catellani e Stefano Roveda, Perazzi porta in scena un videogioco immaginario dove gli interpreti diventano avatar guidati da comandi esterni. Frasi tratte da social, propaganda, media televisivi e cronaca si intrecciano con il movimento, generando un mosaico di memorie condivise tra infanzia pop, rituali sociali e attualità. Il rapporto tra corpo e voce non è mai didascalico: un performer pronuncia una frase, un altro la traduce fisicamente, creando slittamenti di senso che riflettono la nostra relazione con l’eccesso di informazioni e la perdita del libero arbitrio digitale.

La danza come atto politico

Perazzi definisce la danza — intesa come movimento, non come sequenza di passi — un atto politico: un modo di abitare lo spazio, relazionarsi agli altri, sviluppare senso critico e consapevolezza. Condividere un’area comune, rispettarne i confini, attraversarla: tutto questo educa alla responsabilità e alla presenza.

Cosa lascia FIND 2025

Dalla masterclass, Perazzi spera che i partecipanti portino con sé qualcosa dell’esperienza condivisa, per lo spettcaolo Reloading, desidera che il pubblico torni a rivederlo: come ogni videogioco, lo spettacolo cambia ad ogni “partita”, offrendo finali e percorsi sempre diversi.

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