Storia di Regalpetra: il Conte del Carretto da «Le parrocchie di Regalpetra» di Leonardo Sciascia
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Era un sicario, un servo che si vendicava; o il soggetto scaturiva da una più segreta e appena sospettata vicenda?
Donna Beatrice, vedova del Conte, perdonò al servo di Vita, e lo nascose, affermando con più che cristiano buon senso che «la morte del servo non ritorna in vita il padrone».
Comunque, la sera di quei 6 maggio 1622, i regalpetresi certo mangiarono con la salvietta, come i contadini dicono per esprimere solenne soddisfazione; appunto in casi come questi lo dicono, quando violenta morte rossa il loro nemico, o l'usuraio, o l'uomo investito di ingiusta autorità.
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Regalpetra, si capisce, non esiste: "ogni riferimento a fatti accaduti e a persone esistenti è puramente casuale". Esistono in Sicilia tanti paesi che a Regalpetra somigliano; ma Regalpetra non esiste come la Vigata di Andrea Camilleri. La Sicilia è ancora una terra amara.
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