È il 3 febbraio 1998 quando un aereo militare statunitense, un EA-6B Prowler, sorvola troppo basso la Val di Fiemme durante un volo di addestramento. Talmente basso che trancia di netto il cavo della funivia del Cermis. La cabina precipita per oltre cento metri e si schianta al suolo: muoiono 20 persone. L’equipaggio dell’aereo se la cava senza un graffio. E qui arriva il twist: non solo i piloti vengono portati in patria e giudicati negli USA, ma vengono anche assolti dalle accuse più gravi, scatenando un caso diplomatico enorme fra Italia e Stati Uniti. In mezzo, ci sono registrazioni di volo mancanti, velocità e altitudini fuori dai limiti, responsabilità rimpallate e una comunità alpina devastata. Un disastro nato in pochi secondi e ingigantito da anni di polemiche.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco

Il caso McVeigh del 1995 è il più grave attentato domestico nella storia degli Stati Uniti. La mattina del 19 aprile, Timothy McVeigh, veterano dell’esercito radicalizzato dall’odio verso il governo federale, parcheggiò un camion carico di esplosivo davanti all’Alfred P. Murrah Federal Building. L’esplosione, potentissima, distrusse metà dell’edificio in pochi secondi, uccidendo 168 persone, tra cui 19 bambini dell’asilo interno, e ferendone centinaia. Le indagini portarono rapidamente a McVeigh e al suo complice Terry Nichols, rivelando un piano nato in risposta all’assedio di Waco del 1993. L’attentato scosse profondamente l’America, aprendo gli occhi sulla minaccia del terrorismo interno e cambiando per sempre i protocolli di sicurezza federali.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco

Il caso Davidiani racconta l’assedio del 1993 tra l’FBI e i Branch Davidians, la setta guidata dal carismatico e disturbante David Koresh, che si era barricato con decine di seguaci – molti dei quali bambini – nel complesso di Mount Carmel, in Texas. Quello che doveva essere un semplice controllo sulle armi si trasformò in un confronto di 51 giorni, fatto di negoziati falliti, profezie apocalittiche, errori tattici e un’escalation continua di tensione. L’epilogo arrivò il 19 aprile, quando un assalto federale provocò un incendio devastante che inghiottì l’intero edificio, causando la morte di 76 membri del culto, compreso Koresh. L’evento divenne un trauma nazionale e un simbolo delle conseguenze estreme che possono nascere quando fanatismo religioso e intervento statale entrano in collisione.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco

Nell’agosto del 1963 una banda guidata da Bruce Reynolds ferma nella notte il treno postale Glasgow–Londra manomettendo i segnali, isola locomotiva e vagone valori e, sul ponte di Bridego, si passa di mano in mano 120 sacchi pieni di banconote per 2,6 milioni di sterline: è la “rapina del secolo”, piano geniale rovinato solo dall’errore di rifugiarsi in una fattoria piena di impronte, sacchi postali e perfino un Monopoli usato coi soldi veri, che permette a Scotland Yard di identificarli e condannarli a pene mostruose. Tra loro c’è Ronald “Ronnie” Biggs, inizialmente una comparsa reclutata solo per trovare un macchinista, che però diventa il volto della storia: evade da un carcere di Londra, scappa tra Europa, Australia e Brasile, si rifà il volto, mette su famiglia a Rio e si trasforma in una specie di icona pop tra interviste, gadget e persino una canzone con i Sex Pistols, sfuggendo per decenni all’estradizione grazie alle leggi brasiliane, fino a quando, ormai vecchio e malato, decide di tornare volontariamente nel Regno Unito, chiudendo la sua lunga fuga dove tutto era iniziato.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco

Nel 1997 un ragazzo viene “ritrovato” in Spagna e identificato come Nicholas Barclay, un tredicenne texano scomparso tre anni prima: la famiglia lo accoglie a casa tra lacrime e sollievo, senza immaginare che quel giovane non è Nicholas ma Frédéric Bourdin, un impostore francese di 23 anni capace di reinventarsi centinaia di identità. La farsa crolla dopo mesi, rivelando non solo il talento manipolatorio di Bourdin ma anche le inquietanti fragilità dei Barclay, così disperati – o forse così coinvolti – da non riconoscere il figlio. Nicholas non verrà mai ritrovato; Bourdin diventerà il “Camaleonte”, uno degli impostori più celebri del mondo.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco

Negli anni ’70, due outsider americani, Marshall Applewhite e Bonnie Nettles, si convinsero di essere “i due testimoni dell’Apocalisse” e fondarono una setta che mescolava Bibbia e fantascienza. Predicavano che Dio e gli angeli fossero extraterrestri e che solo abbandonando ogni legame terreno si potesse ascendere al “Livello Superiore”. Dopo vent’anni di vita comunitaria rigidamente controllata, il gruppo Heaven’s Gate credette di aver ricevuto un segnale dalla cometa Hale-Bopp: un’astronave nascosta dietro di essa li avrebbe portati nel regno celeste. Nel marzo 1997, trentanove adepti – vestiti identici, scarpe Nike e patch “Away Team” – seguirono il loro leader in un suicidio di massa a Rancho Santa Fe, California, convinti di “lasciare i loro veicoli umani” per unirsi agli alieni. Il caso divenne simbolo estremo del bisogno umano di credere, anche quando la fede sfocia nella follia.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco

Nell’agosto del 2005, un gruppo di uomini si finse una ditta di giardinaggio e, dopo tre mesi di lavoro segreto, scavò un tunnel di 80 metri sotto le strade di Fortaleza, nel nord-est del Brasile, per raggiungere il caveau della Banca Centrale. Una notte riuscirono a entrare nel caveau e portarono via 160 milioni di reais in contanti, equivalenti a decine di milioni di euro. Non spararono un solo colpo, non lasciarono tracce di scasso e sparirono nel nulla. Fu solo dopo giorni che i dipendenti si accorsero del furto. L’operazione, pianificata con precisione militare, coinvolse oltre 25 persone e divenne un simbolo di genialità criminale e disperazione sociale, in un Paese dove la povertà e l’ingegno spesso si mescolano in modi sorprendenti.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco

Colonia Dignidad, fondata nel 1961 dall’ex nazista Paul Schäfer nel centro-sud del Cile, nacque come presunta comunità agricola e religiosa tedesca, ma era in realtà una setta totalitaria. Schäfer, fuggito dalla Germania dopo accuse di pedofilia, instaurò un regime di terrore in cui controllava ogni aspetto della vita dei coloni: famiglie separate, bambini sottratti ai genitori, celibato imposto, lavori forzati e punizioni brutali. Sotto l’apparenza di un’“opera di beneficenza”, la colonia divenne un luogo di abusi sessuali sistematici su minori, esperimenti, torture e manipolazione psicologica. Con il golpe del 1973, Schäfer si alleò con la dittatura di Pinochet, offrendo la colonia come centro segreto di detenzione e tortura per i dissidenti politici. Per anni godette di protezione e impunità, anche da parte della Germania Ovest. Solo nel 2005 Schäfer fu arrestato e condannato, morendo in carcere nel 2010. Oggi, rinominata Villa Baviera, la colonia è stata parzialmente riconvertita in località turistica, ma resta un simbolo di fanatismo, abusi e connivenze tra nazismo e dittatura cilena, con le vittime ancora in cerca di piena giustizia e memoria.

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Testo: Jacopo Turco

Editing: Anna Ferro

Voce e Produzione: Andy Franco