
Benedetta Tagliabue, acciaio e vimini, solidità e leggerezza, disciplina ed emozione
Échec de l'ajout au panier.
Veuillez réessayer plus tard
Échec de l'ajout à la liste d'envies.
Veuillez réessayer plus tard
Échec de la suppression de la liste d’envies.
Veuillez réessayer plus tard
Échec du suivi du balado
Ne plus suivre le balado a échoué
-
Narrateur(s):
-
Auteur(s):
À propos de cet audio
Una struttura d'acciaio rivestita di pannelli in vimini. Benedetta Tagliabue è proprio così, come il padiglione spagnolo che ha progettato nel 2010 per l'Expo di Shangai: innovazione e tradizione, solidità e leggerezza, disciplina ed emozione.
Infanzia in Brianza, “vita da girovaga” per sua stessa ammissione, carriera internazionale, naturalizzata spagnola (vive da molti anni a Barcellona) "da sempre per me il disegno - dice - è lo strumento che mi aiuta a capire il mondo”. Il suo maestro, punto di riferimento professionale e non, resta il marito prematuramente scomparso nel 2000, l'architetto catalano Enric Miralles, considerato l'enfant terribile dell'architettura spagnola.
Pas encore de commentaire