Calcio e letterati da «Roma fuggitiva» di Carlo Levi
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À propos de cet audio
In questo stato di incertezza svogliata, mentre non sai se devi considerarti sano o malato, se devi stare a letto o alzarti ed uscire, e ogni gesto e azione sembra pesantissima, ogni odore e sapore disgustoso, ogni desiderio incomprensibile, e il senso interno del corpo fa del mondo di fuori una specie di ovatta umida e caldiccia, nella quale gli interessi più urgenti si affidano a una pazienza rassegnata al domani, il telefono tuttavia squilla, ancora più fastidioso del solito, portando, come pesi malaticci, gli altrui bisogni, le sollecitazioni, le richieste, gli affetti.
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Roma fuggitiva» https://penisolabella.blogspot.com/2025/10/roma-fuggitiva-tra-1951-e-1963-di-carlo.html
È una città eterna e «fuggitiva», nobilissima e plebea, sempre in bilico tra il cammeo e la patacca, quella raccontata da Carlo Levi in questi scritti, che «sembrano inseguire Roma, nel suo splendore fuggitivo, nelle mosse in cui la sua bellezza pare espandersi, aprirsi a un nuovo sviluppo civile». Sfila in queste pagine intense, scritte tra il 1951 e il 1963, una moltitudine di tipi e personaggi, veri ritratti parlanti e gesticolanti di un mondo popolare, di antichissima civiltà, governato dalla più flemmatica e scettica filosofia di vita e insieme dotato di sorprendente vitalità.
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