
Cathy La Torre: «Addio 2020, sono felice che non tornerai mai più»
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Ne abbiamo parlato, in questa nuova puntata del podcast di Vanity Fair, Addio 2020, insieme all'avvocato e attivista Cathy La Torre, sempre in prima linea nella difesa dei diritti di tutti, soprattutto degli invisibili. Come lei stessa racconta nel libro pubblicato per Mondadori, Nessuna causa è persa.
«Il 2020 è stato un anno incredibile, assurdo, paradossale, distopico per tutti. Per me è stato anche l'anno dei miei 20 anni di attivismo e dei miei 40 anni. Ho compiuto 40 anni nel 202o ed è stato quindi l'anno in cui nessuno ha potuto festeggiare o vivere pienamente molte cose che sono accadute nella nostra vita. Credo che se tutti noi esseri umani della terra abbiamo una cosa in comune, è che il 2020 è stato l'anno della pandemia».
Ma il 2020 è stato anche un anno in cui abbiamo riscoperto alcuni diritti, che spesso davamo per scontati. Uno su tutti? Il diritto alla sanità pubblica. «Lo avevamo dimenticato perché avevamo dato per scontato che la sanità è un bene collettivo e invece il 2020 è l'anno in cui abbiamo riscoperto che questo bene evidentemente non era stato sufficientemente attenzionato e nel corso degli ultimi 20 anni aveva subito molti stravolgimenti. Questo è stato l'anno in cui abbiamo ritrovato il diritto alla sanità e alla sanità pubblica».
E voi come saluterete il 2020? Scrivete, se volete, all’indirizzo alessiaarcolaci@gmail.com
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