Decadentismo: Origini, Temi e Figure Centrali
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In questo episodio ci immergiamo nell’anima inquieta del Decadentismo, il movimento che a fine Ottocento sconvolge l’Europa culturale reagendo alla crisi del Positivismo e all’illusione di una realtà ordinata e razionale.
Partiamo da Parigi, dove nasce il termine con Paul Verlaine, per esplorare un clima dominato dal rifiuto della razionalità, dall’apertura all’irrazionale e dall’influenza di pensatori come Nietzsche e Freud. Mettiamo in luce la differenza con il Romanticismo: non più esaltazione, ma disfacimento, spleen, sensazione di perdita e fine di un’epoca.
Analizziamo la nuova figura dell’artista–veggente, isolato e sensibile, che si fa interprete di un mondo in crisi, insieme alle icone del dandy e del flâneur. Approfondiamo l’Estetismo, dove l’arte diventa un culto e la vita stessa si trasforma in un’opera da modellare con cura assoluta. Esploriamo poi le tecniche espressive tipiche del movimento — analogie, suggestioni musicali, sinestesie — che tentano di cogliere l’invisibile dietro l’apparenza.
Infine, ci concentriamo sul Decadentismo in Italia, con le visioni aristocratiche e sensoriali di D’Annunzio e la sensibilità intimista di Pascoli, mettendoli a confronto con il panorama francese, dominato dalla figura inquieta di Baudelaire e dalla sua poetica dello spleen.
Un viaggio attraverso l’ombra e il fascino di un movimento che ha segnato profondamente la modernità e il modo in cui guardiamo alla crisi, alla sensibilità e all’arte.