Dilemma del prigioniero iterato
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Nella puntata di oggi parliamo del dilemma del prigionieroiterato, un esperimento chiave nella teoria dei giochi. Maprima, cos’è il dilemma del prigioniero?
Immaginate due sospetti arrestati per un crimine. La polizia li interrogaseparatamente e propone un accordo: se uno confessa e l’altro no, chi tradisceè libero e l’altro prende la pena massima. Se entrambi confessano, entrambiprendono una pena media. Se nessuno confessa, la pena è minima. Il punto è che lascelta migliore per ciascuno da solo può portare a un risultato peggiore perentrambi: qui nasce il “dilemma”.
Negli anni ’80, Robert Axelrod ha fattoripetere questo gioco più volte – la versione iterata del dilemma delprigioniero – e la strategia vincente è quella detta “titfor tat”. Funziona così: si inizia cooperando e poi si copia lamossa dell’altro. Semplice e “giusta” nel lungo periodo.
Questo esperimento ci insegna qualcosa di profondo sulla cooperazionee la reciprocità e si collega alle intuizioni del premio Nobel JohnNash sulla teoria dei giochi in generale.
Nash ci ha mostrato che in ogni gioco strategico c’è almeno un equilibrio –quello stato in cui nessun giocatore ha incentivo a cambiare strategia da solo.Nel dilemma del prigioniero, l’equilibrio classico senza iterazioni è la noncooperazione, ma ripetendo il gioco emerge una logica diversa: reagire diventala scelta più vantaggiosa.
Potremmo saltare alle conclusioni e collaborare con chi collabora eviceversa…ma non c’è il libretto delle istruzioni della vita e neanche unameccanica applicazione del dilemma, alla vita vera.
Si agisca cum grano salis.