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Page de couverture de Gravidanza e nascita. L’identità del bambino e il rapporto con i genitori

Gravidanza e nascita. L’identità del bambino e il rapporto con i genitori

Gravidanza e nascita. L’identità del bambino e il rapporto con i genitori

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"Gravidanza e nascita. L’identità del bambino e il rapporto con i genitori" di Joanna Chambers, Diletta Di Cesare, Alessandra Maria Monti, Daniela Polese. Premessa di Marcella Fagioli è un podcast de L'Asino d'oro edizioni

In questo episodio intervengono le autrici Daniela Polese e Diletta Di Cesare.

https://lasinodoroedizioni.it/catalogo/infanzia-felice/gravidanza-e-nascita/

«Ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino» diceva Picasso.
È l’immagine auspicabile di un’infanzia felice quella a cui le autrici fanno riferimento proponendo con questo libro una cultura nuova, laica, libera da false credenze e falsi miti che alterano l’idea di quanto di più naturale è sempre accaduto dalla Preistoria: la nascita e il primo rapporto interumano del nuovo essere nato, con la mamma, con il papà o con chiunque sia con lui o lei dall’inizio della vita, e via via con tutti coloro che se ne prenderanno naturalmente cura.
Sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e teoriche oggi a disposizione in medicina e psicologia sulla fisiologia della gravidanza e della nascita, il volume ne indaga gli aspetti psicologici e quelli biologici, dando una nuova visione di questi eventi. Nascita e primo anno di vita, infatti, scandiscono il tempo in cui si pongono le basi per l’identità dell’essere umano. A differenza degli animali, il bambino ha una realtà interiore fatta di pensieri, affetti e immagini che impegna i genitori e chiunque sia in rapporto con lui a trovare una capacità di amarlo, di riconoscerne le potenzialità e di farlo crescere nel modo più felice possibile.
La conoscenza e l’informazione in questo campo diventano allora indispensabili: vivere rapporti validi crescendo in un contesto affettivo e accogliente, il più possibile libero da interferenze esterne e da culture violente e opprimenti, può porre le fondamenta per un sano sviluppo neuropsichico del bambino, in termini di prevenzione primaria, sia per quanto riguarda problemi psicologici ed eventuali patologie mentali vere e proprie, che per la realizzazione di una salute mentale per tutti.
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