Page de couverture de Il cacciatore di libri

Il cacciatore di libri

Il cacciatore di libri

Auteur(s): Radio 24
Écouter gratuitement

À propos de cet audio

Un’inviata virtuale in libreria per scoprire le ultime novità del mercato editoriale. In ogni puntata due interviste dal vivo a scrittrici e scrittori, italiani e stranieri, per parlare dei romanzi: dai personaggi ai temi, dalle trame ai retroscena della scrittura. Con uno stile informale Alessandra Tedesco racconta i romanzi e talvolta anche gli aspetti inediti degli autori. Un modo per orientarsi nella vasta produzione editoriale e scegliere il libro adatto a sé.

2008 Radio 24 Il Sole 24 ore
Politique
Épisodes
  • Maurizio de Giovanni e Teresa Ciabatti
    Dec 13 2025

    "L'orologiaio di Brest" di Maurizio de Giovanni e "Donnaregina" di Teresa Ciabatti

    "L'Orologiaio di Brest" (Feltrinelli) è il nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni. Stavolta non ci sono i personaggi seriali, quindi non c'è il commissario Ricciardi o Sara Morozzi, ex agente dei servizi, non ci sono i Bastardi di Pizzofalcone, non c'è neanche Mina Settembre. Questo è un noir molto articolato, perché ci sono diversi personaggi e diversi piani temporali, dagli anni '70 ai giorni nostri. Le storie di questi personaggi si intrecciano in un modo che il lettore scopre solo alla fine del romanzo. C'è una donna quarantenne, Vera, che fa la giornalista ed è ossessionata dall'omicidio del padre che era avvenuto poco prima che lei nascesse: indaga sull'attentato in cui il padre era rimasto ucciso. C'è poi Andrea Malchiodi, 42 anni, docente universitario coinvolto in uno scandalo (una studentessa l'ha accusato di un ricatto sessuale): la madre, Flavia, ha la demenza senile e lui non ha mai conosciuto il padre. Poi c'è Maddalena, 20 anni, che studia nella Capitale e vive una storia d'amore proibita con un uomo molto più grande di lei. C'è quello che viene definito un "barbone non barbone", che sa riparare in modo impeccabile gli orologi. Infine c'è un anziano con un grande potere che governa una non ben definita "Entità". Un romanzo sul potere, sui poteri occulti, sulle ossessioni e anche sul terrorismo degli anni '70.

    Nella seconda parte parliamo di "Donnaregina" (Mondadori) in cui Teresa Ciabatti torna a giocare, narrativamente parlando, con il suo alter ego, come aveva già fatto per esempio in "La più amata". La voce narrante è quella di una scrittrice/giornalista che non si è mai occupata di criminalità e che incontra diverse volte Giuseppe Misso, un ex boss della camorra, diventato collaboratore di giustizia, per scrivere un romanzo. Non è la ricostruzione della storia criminale dell'ex boss (38 omicidi commessi, 108 ordinati, accusato di rapina manoarmata, associazione mafiosa). Misso (persona reale) viene raccontato no tanto per i suoi crimini, ma nelle sue relazioni: il migliore amico quando era piccolo, gli amori, il rapporto con il figlio che fa coming out. Le vicende dell'ex boss si intrecciano con quelle della scrittrice che sta avendo problemi con la figlia adolescente (sono diversi i ricoveri in neuropsichiatria infantile).

    Voir plus Voir moins
    Moins d'une minute
  • Laura Imai Messina e Lorenza Gentile
    Dec 6 2025

    "Le parole della pioggia" di Laura Imai Messina e "La volta giusta" di Lorenza Gentile


    "Innanzitutto diciamo: sono nata in un giorno di pioggia. Solo allora impugniamo l'immenso ombrello che ci sovrasta, allunghiamo il piede in strada e prendiamo a camminare con loro per la città". A parlare sono le cosiddette "donne ombrello" che si possono prenotare attraverso una app in caso di pioggia improvvisa. Le "donne ombrello" sono le protagoniste del piccolo romanzo "Le parole della pioggia" (Einaudi) scritto da Laura Imai Messina con le illustrazioni di Emiliano Ponzi. È una sorta di favola delicata, ambientata a Tokyo.

    Ancora una volta Laura Imai Messina ci porta nel Giappone dove vive da oltre vent'anni. Mentre queste donne accompagnano qualcuno in caso di pioggia, sotto l'ombrello si crea uno spazio intimo, fuori dal tempo, in cui si può stare in silenzio, si può conversare del più e del meno oppure si possono condividere pezzi di vita interiore. Spesso, però, le "donne ombrello", che sono studentesse, casalinghe, disoccupate, si vergognano di questo lavoro.

    Tranne una, Aya. Per lei essere una "donna ombrello" è veramente una vocazione.


    Nella seconda parte parliamo di "La volta giusta" (Feltrinelli) di Lorenza Gentile che avevamo già conosciuto con romanzi come "Le piccole libertà" che parlava della libreria Shakespeare & Co. di Parigi, "Le cose che ci salvano" e "Tutto il bello che ci aspetta". Il romanzo racconta di un "comune polvere", ossia un piccolo borgo che rischia di scomparire per lo spopolamento (ci abitano solo 15 persone). Lucilla e il compagno Enrico vincono un bando per riavviare una vecchia locanda con annesso negozio di alimentari e quattro camere. Un progetto condiviso, almeno all'apparenza, perché Enrico si tira indietro e Lucilla resta da sola a realizzare un progetto che però era di qualcun altro. Del resto lei si è sempre adeguata ai fidanzati che ha avuto, ai loro sogni, alle loro esigenze. Lucilla è una giovane donna piena di insicurezze, non si sente mai "abbastanza", pensa di avere qualcosa di sbagliato, ha un profondo senso di inadeguatezza. Ma di fronte all'abbandono di Enrico deve prendere una decisione: mollare tutto, deludendo però gli abitanti del piccolo borgo, oppure rimboccarsi le maniche e andare avanti da sola. Una storia di rinascita di una donna che si chiede "cosa è importante per me?".

    Voir plus Voir moins
    Moins d'une minute
  • Donato Carrisi e Antonella Lattanzi
    Nov 29 2025

    "La bugia dell'orchidea" di Donato Carrisi e "Chiara" di Antonella Lattanzi

    Un romanzo nel romanzo che suscita una profonda inquietudine. Uno scrittore che gioca con il suo doppio e in fondo gioca anche un po' con i lettori. "La bugia dell'orchidea" è il nuovo romanzo di Donato Carrisi (Longanesi) o forse dovremmo dire che è il romanzo di Victoria Anthon, perché è lei la voce narrante, scrittrice che ama stare nell'ombra. Nessuno conosce il suo volto, ogni sei mesi cambia casa e identità. Ed è lei, appunto, a "scrivere" la storia che i lettori si troveranno a leggere in "La bugia dell'orchidea". Ci sono tre piani temporali: 2005, 2015, 2025. Victoria Anthon nel 2015 riceve per lettera un articolo di giornale che parla di una strage familiare accaduta in un piccolo paesino dieci anni prima: un uomo aveva ucciso nel sonno la moglie e i tre figli e poi aveva chiamato i carabinieri per farsi arrestare. Non sa spiegare, però, perché abbia compiuto quel gesto, non c'è un movente. La scrittrice Victoria Anthon vuole capire chi e perché le ha inviato quell'articolo, insomma chi e perché vuole tirarla dentro in una vicenda accaduta appunto nel 2005. Victoria decide così di andare in questo paesino per incontrare il giornalista che aveva firmato quell'articolo e che ogni anno ne scrive uno nuovo proprio per ricordare quella strage.

    Nella seconda parte parliamo di "Chiara" di Antonella Lattanzi (Einaudi), un romanzo che ferisce, che spaventa a tratti, ma che soprattutto commuove. Un romanzo sull'amicizia che spesso è una forma di innamoramento soprattutto nasce da bambini o da adolescenti. Un romanzo che parla di mostri, di quelli che si nascondono nelle famiglie e parla anche delle conseguenze psicologiche della violenza. Le protagoniste Marianna, voce narrante, e Chiara. All'inizio del romanzo hanno fra i 9 e i 10 anni, frequentano la quinta elementare. Due bambine isolate e in parte bullizzate: Marianna è balbuziente, Chiara è soprannominata "la baffuta". Fra loro nasce un'amicizia profonda, un'alleanza fra due bambine che nelle proprie famiglie hanno a che fare con quelli che vengono definiti i mostri. Il padre di Chiara è un violento, picchia lei e la moglie. Il padre di Marianna rivolge la violenza contro sè stesso, è un autoleisionista, ma crea nella figlia enormi sensi di colpa e dunque esercita violenza psicologica. Entrambe le bambine vivono in famiglia un'atmosfera sospesa, come in apnea, sempre in attesa di un segnale, di qualcosa che indichi la crescita di quella energia pronta a esplodere in violenza.

    Voir plus Voir moins
    Moins d'une minute
Pas encore de commentaire