Le difficoltà di un padre separato
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Essere padre dopo la separazione non è semplice.
La separazione non incide solo sugli aspetti economici o organizzativi:
ridefinisce un ruolo, mette in discussione identità, abitudini, rapporto con i figli.
Molti padri si trovano di fronte a difficoltà che spesso vengono sottovalutate o, peggio, ignorate:
• Riduzione del tempo con i figli → vedere un figlio “a orari” non è naturale.
• Gestione dei sentimenti → senso di inadeguatezza, rabbia, paura di perdere il legame.
• Pressioni economiche → mantenimenti, spese straordinarie, casa familiare.
• Aspetti sociali → il pregiudizio ancora troppo radicato secondo cui “la madre è il genitore principale”.
• Conflittualità esasperata → quando la comunicazione con l’altro genitore diventa terreno di scontro.
Ma la verità è una:
Un padre resta padre sempre.
Con dignità, responsabilità e presenza.
Il diritto riconosce – e la giurisprudenza lo conferma – che il rapporto con il padre è parte essenziale del benessere del minore.
Non è una concessione.
Non è un favore.
È un diritto del figlio e un dovere del padre.
Rivendicare il proprio ruolo non significa “fare guerra”.
Significa chiedere che la genitorialità venga rispettata.
La separazione può essere un momento difficile, ma può diventare anche l’occasione per ricostruire:
relazioni più sane, comunicazioni più corrette, un modo nuovo di essere presenti.
Un padre non deve “dimostrare” di essere genitore.
Deve semplicemente avere la possibilità di esserlo.