Mio figlio non mi vuole più vedere!
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À propos de cet audio
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Non serve gridare per distruggere un legame. A volte basta il silenzio. O una parola detta nel momento giusto, davanti alla persona sbagliata.
L’alienazione parentale è quel processo – lento, sottile, ma devastante – attraverso cui un genitore condiziona il figlio fino a spingerlo a rifiutare l’altro genitore.
Non è frutto di una notte.
È una costruzione quotidiana: frasi allusive (“vedrai, tuo padre/non ti vuole”); manipolazioni emotive; racconti distorti; induzione del senso di colpa; sostituzione della figura genitoriale (“ora questo è il tuo nuovo papà / la tua nuova mamma”)
E il risultato qual è?
Un figlio che non sa più distinguere tra ciò che prova e ciò che gli è stato fatto credere di provare.
L’art. 337-ter c.c. tutela il diritto del minore a mantenere un rapporto stabile, equilibrato e continuativo con entrambi i genitori.
Quando un genitore: ostacola gli incontri; crea ostilità; avvelena la percezione; strumentalizza la fragilità emotiva del figlio....viola la legge e lede l’interesse superiore del minore.
E questo non riguarda solo il genitore escluso. Riguarda il figlio, che subisce un danno psicologico profondo:
il danno di essere privato di una parte della propria identità. È una ferita nell’anima di un bambino.**
Chi pratica alienazione parentale non “vince”.
Distrugge.
Se sospetti di essere vittima di comportamenti alienanti, puoi contattarmi scrivendo a:
avvocatodeipapa@gmail.com