
Mozart può essere Gothic Metal?
Échec de l'ajout au panier.
Veuillez réessayer plus tard
Échec de l'ajout à la liste d'envies.
Veuillez réessayer plus tard
Échec de la suppression de la liste d’envies.
Veuillez réessayer plus tard
Échec du suivi du balado
Ne plus suivre le balado a échoué
-
Narrateur(s):
-
Auteur(s):
À propos de cet audio
È il Lacrimosa.
Due secoli dopo, Amy Lee degli Evanescence prende quella pagina e la trasforma in un brano gothic metal. C’è tutto: l’orchestra, il coro, la struttura originale. Ma anche una batteria che pulsa come un cuore, una voce che canta “Non posso cambiare quello che sono”, e un climax che unisce Mozart e l’estetica gothic metal degli anni Duemila.
Ma non finisce qui.
La band tedesca Lacrimosa costruisce un intero universo sonoro sull’estetica del Requiem. I Fleshgod Apocalypse lo riscrivono per orchestra e metal sinfonico. I Therion ne fanno le cover durante i loro concerti. E tutto comincia da quel pianto…Quel pianto che continua a risuonare — oggi, tra le corde di una chitarra elettrica.
Pas encore de commentaire