Scioperare contro la guerra
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A Genova, da anni, un gruppo di portuali ha deciso di rispondere con i fatti. Il Calp, collettivo autonomo di lavoratori portuali, ha trasformato il proprio lavoro in un atto di resistenza: bloccare, con gli strumenti del mestiere, il traffico di armi che alimenta guerre lontane ma vicinissime ai nostri consumi, alle nostre economie, ai nostri stipendi.
In questo episodio di Oblò, raccontiamo insieme a José Nivoi come un porto civile diventa campo di battaglia politica, come uno sciopero può tradurre l’articolo 11 della Costituzione in pratica quotidiana, e perché – oggi più che mai – scioperare contro la guerra significa anche difendere il diritto a un lavoro giusto, a una pace concreta, a un futuro possibile.
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