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Antonio Gramsci was born in Sardinia in 1891, became the leader of the Italian Communist Party in his early 30s, was arrested by Mussolini’s police in 1927, and remained imprisoned until shortly before his death 10 years later. The posthumous publication of his Prison Notebooks established him as a major thinker whose influence continues to increase. Fiori’s biography enlarges upon the facts of Gramsci’s life through personal accounts, and through Gramsci’s own writings to relatives and friends.

Para la construcción de esta obra, Sacristán, posiblemente el más destacado intelectual español de izquierdas de la segunda mitad del siglo XX, sigue dos reglas: primera, no separar completamente los textos "personales" de Gramsci de los textos públicos, sino considerar que la cronología es más fuerte razón de homogeneidad que el género literario; y segunda, acentuar la temática en la que se realiza la unidad de la "obra", que no es otra que la literatura política.

Tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, Antonio Gramsci trascorse gran parte della propria vita politica da recluso, accusato di marxismo e antifascismo. Il 25 aprile 1937, nel giorno in cui sarebbero state sospese le misure di detenzione nei suoi confronti, Gramsci venne colpito da un'emorragia cerebrale, rimanendo semiparalizzato. Morì due giorni dopo, lasciandosi alle spalle un numero di quesiti irrisolti e testimonianze contraddittorie.

Era l’11 giugno del 1984 quando la notizia della morte di Enrico Berlinguer scuote l’Italia intera. A quarant’anni di distanza torniamo alle idee di Berlinguer per capire cosa resta di quella storia. Ci sono alcune parole chiave che meglio di altre riescono a condensare ciò che è stato Enrico Berlinguer nella politica italiana e non solo. Dialogo, Europa, Pace, Partecipazione, Donne sono le bussole con le quali raccontare la storia del comunista sardo e il suo pensiero.“I pensieri lunghi: Berlinguer tra passato e presente” è una serie podcast ideata, scritta, raccontata da Andrea ...

The last twenty years have witnessed a proliferation of radical social and political movements around the world. From the International Women's Strike and Occupy, to #BlackLivesMatter and direct action against the climate emergency, a series of common questions have re-emerged as immediate and practical challenges. How should radical political movements relate to the state? What makes emancipatory politics fundamentally different from both technocratic and populist models of "politics as usual"?