Résultats pour "Edward Carey" dans Littérature et fiction

LONGLISTED FOR THE INTERNATIONAL DUBLIN LITERARY AWARD LONGLISTED FOR THE RSL ONDAATJE PRIZE LONGLISTED FOR THE WALTER SCOTT PRIZE FOR HISTORICAL FICTION LONGLISTED FOR THE RATHBONES FOLIO PRIZE "An amazing achievement. . . A compulsively readable novel, so canny and weird and surfeited with the...

“Profound and delightful. . . . A strange and tender parable of two maddening obsessions; parenting and art-making.” —Max Porter, author of Grief Is the Thing with Feathers and Lanny The ingenious storyteller Edward Carey returns to reimagine a time-honored fable: the story of an...

Née à Strasbourg en 1761, la jeune Marie Grosholz, future madame Tussaud, est employée dès son plus jeune âge comme apprentie par un sculpteur sur cire. Lorsque le duo devient célèbre à Paris pour ses réalisations, Marie a pour modèles les plus grandes personnalités de l'époque : Voltaire, Rousseau, Benjamin Franklin, etc. Bientôt elle est accueillie à la Cour où elle prodigue des leçons de sculpture à la princesse Élisabeth, sœur du roi. En 1789, la capitale entre en ébullition, la foule exige des têtes.

The witty and entrancing story of a young woman trapped in a ramshackle English playhouse—and the mysterious figure who threatens the theater's very survival The year is 1901. England’s beloved queen has died, and her aging son has finally taken the throne. In the eastern city of Norwich...

Nel 1761, una minuscola bambina di nome Marie viene alla luce in un villaggio in Svizzera. Qualche anno più tardi, dopo la morte dei genitori, Marie è presa in casa dal dottor Curtius, un uomo eccentrico e solitario che vive a Berna. Ma Curtius non è propriamente un dottore, è piuttosto un artista, uno scultore della cera: figlio di un famoso anatomista, lavora per l'ospedale della città come modellista, riproducendo parti del corpo umano.

E se Geppetto e Pinocchio non si fossero incontrati nel ventre della balena? Edward Carey, narratore dall'estro geniale e dalla sensibilità fiabesca, reinterpreta in questo romanzo una delle storie più amate della letteratura internazionale: dopo aver tentato senza fortuna di salvare suo figlio in mare, Geppetto rimane intrappolato da solo nella pancia del gigantesco animale. Qui, costretto al buio e ai difficili umori della sua nuova casa, si trova a riflettere sulla sua condizione di uomo, di padre, di figlio, di naufrago.

Nel centro di una città, in quella zona abitata da gente con un po’ troppo denaro, c’è un parco. Al centro del parco c’è un piedistallo sprovvisto di statua. Ogni mattina prende il suo posto una statua di carne, coperta di vernice bianca da capo a piedi, immobile creatura di immacolata bianchezza che si anima per un attimo quando apre gli occhi per soffiare una bolla di sapone all’indirizzo di chi le offra il proprio obolo.

An Unferth story lures you in with a voice that seems amiable and lighthearted, but it swerves in sudden and surprising ways that reveal, in terrifying clarity, the rage, despair, and profound mournfulness that have taken up residence at the heart of the American dream. These stories often take place in an exaggerated or heightened reality, a quality that is reminiscent of the work of Donald Barthelme, Lorrie Moore, and George Saunders, but in Unferth's unforgettable collection she carves out territory that is entirely her own.