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Glenn McGrath is an Australian cricket great - a fast bowler both feared and admired by top-level cricketers around the world. Off the field, his life was touched by tragedy with the death of his first wife, Jane, from breast cancer yet also marked by a determination to celebrate her life and make sure her legacy helps thousands of others through the Jane McGrath Foundation - now one of Australia's biggest and most effective breast cancer charities

If it was not all so true, you’d think it was a fairy tale. A seventeen-year-old from Queens spray paints graffiti on Yankee Stadium and gets nabbed by George Steinbrenner himself. Contrary to his gruff public image, the Boss—driven by a compassionate inner voice—reclaims the teen at a time when the Bronx is literally burning.

A baseball prodigy since the age of 10, Pat Jordan had been interviewed on television and written about in newspapers at an early age. Signed as a pitcher by the Milwaukee Braves upon his graduation from high school, he believed his success would continue for years to come. But after three diminishing seasons in the minor leagues, he was cut from the roster and began painfully constructing a new life. In the wreckage of his baseball career, Jordan found new success as a writer.

The author, a native of Philadelphia and an alumnus, as was Wilt Chamberlain, of Overbrook High School, spent four years researching and interviewing the most important people in Wilt's life. The result is a capturing of Wilt's personality and thoughts that relatively few people other than family and closest friends ever knew.

14 Minutes is the memoir of Alberto Salazar, the most accomplished, charismatic, and controversial marathoner in history. The narrative follows Alberto's boyhood in New England, his rise to stardom at the University of Oregon, his dramatic victories in the New York City and Boston Marathons, his long malaise due to injuries, which resulted in a near-suicidal depression; his resurgence due to intense spiritual experiences and discipline; his close alliance with Phil Knight and the Nike corporation; and describes his numerous near-death experiences.

This is a gritty story of a badminton star, Pullela Gopi Chand, who brought laurels to India by winning the coveted All England Championships in 2001. The player for whom losing was not an option, who went against all rules and conventions. This book , the authorised biography of Pullela Gopichand, is about his rise from humble beginnings to become a star on Indian Badminton's horizon, as well as his endeavours to produce more sports icons like him through his one-of-a-kind badminton Academy.

Exploring a pitching career that began with a complete-game victory over Hall of Famer Don Drysdale in 1964 and ended when he could no longer control his pitches, this book details the life of Pittsburgh Pirates great Steve Blass. This insider's view of the humorous and bizarre journey of a World Series champion pitcher turned color commentator will delight Pirates and baseball fans alike.

When Billie Jean King trounced Bobby Riggs in tennis's Battle of the Sexes in 1973, she placed sports squarely at the center of a national debate about gender equity. In this winning combination of biography and history, Susan Ware argues that King's challenge to sexism, the supportive climate of second-wave feminism, and the legislative clout of Title IX sparked a women's sports revolution in the 1970s that fundamentally reshaped American society.

Acclaimed baseball writer Roger Kahn gives us a memoir of his Brooklyn childhood, a recollection of a life in journalism, and a record of personal acquaintance with the greatest ballplayers of several eras. His father had a passion for the Dodgers; his mother’s passion was for poetry. Somehow, young Roger managed to blend both loves in a career that encompassed writing about sports for the New York Herald Tribune, Sports Illustrated, the Saturday Evening Post, Esquire, and Time.

Many regard Muhammad Ali simply as 'The Greatest' heavyweight of all time. Others admire his battles against racial injustice and religious intolerance. A few just call him 'Dad'. They are all here in this book - 50 men and women of note coming together to celebrate the man Sports Illustrated crowned 'Sportsman of the Century': Angelo Dundee, Ali's trainer; Billy Crystal, actor; Sir Henry Cooper, former British and European heavyweight champion; Bert Sugar, journalist and boxing historian; and more.

Cosa si prova a diventare il primo giocatore italiano della storia a vincere il titolo NBA? Qual è il percorso che porta a cogliere quest'occasione? Marco Belinelli ha realizzato un sogno, il suo e quello di migliaia di ragazzi che guardano al basket professionistico come un mito irraggiungibile.

In Life as I Know It, Michelle Payne tells her deeply moving story. It will lift your spirits, stir your heart and give you courage. Michelle was six months old, the youngest of eleven children, when the family was hit with the tragic death of their mother, Mary. Their father, Paddy, a renowned horseman, raised his children alone. As a family, they all took on the daily demands of racehorses and a dairy farm as well as school and work. Family meant everything.

Sir Alex Ferguson es uno de los pocos líderes que verdaderamente conoce su materia. En sus treinta y ocho años dentro del mundo del fútbol, Ferguson ganó la impresionante cifra de 49 títulos y fue la pieza angular que convirtió al Manchester United en una de las grandes marcas del mundo entero. Liderazgo está estructurado alrededor de las claves estratégicas y de los valores fundamentales de la vida de Ferguson. Incluye temas que se asocian con su estilo de gestión: Disciplina, Control, Trabajo en Equipo y Motivación.

La forza necessaria per superare i nostri limiti è già dentro di noi. L'importante è non perdere di vista l'obiettivo finale. Questa è la storia di un ragazzo molto speciale. Ma è anche la storia di un ragazzo come tutti gli altri, che deve crescere e imparare ad accettarsi così com'è, ad aprirsi e a farsi voler bene, a superare i momenti difficili e ad apprezzare la meraviglia di ogni giorno. E scoprire che, a volte, avere il vento contro è proprio quella condizione ideale che ti fa venire voglia di volare. Questo ragazzo si chiama Daniele, ed è cieco dalla nascita.

Sogni realizzati o infranti per una questione di dettagli. Risultati già scritti ribaltati in un attimo da errori clamorosi o intuizioni improvvise. Imprese impossibili portate a termine contro ogni logica. Il calcio è un gioco, certo, eppure ogni appassionato sa che in quei novanta minuti c'è molto di più: ogni volta che l'arbitro fischia l'inizio della partita e il pallone inizia la sua corsa, sul campo si inseguono speranze, paure, gioie, delusioni, errori, sorprese che, come per magia, diventano specchi delle emozioni, delle scelte, delle situazioni che viviamo ogni giorno.

Alberto Toscano analizza la figura del leggendario ciclista Gino Bartali, vincitore di tre Giri d'Italia e due Tour de France, a partire da tutti gli aspetti del suo essere: l'uomo, lo sportivo, il credente, il marito fedele "di due mogli" (la sua bicicletta da corsa e quella in carne e ossa, Adriana), l'antifascista, l'anima controversa e schiva lacerata dalla morte prematura del fratello Giulio. Un uomo giusto, che preferiva inimicarsi il potere piuttosto che concludere una gara col saluto romano.

Lui, Bearzot, classe 1927, oggi avrebbe 90 anni. Per tutti era il "vecio", come lo aveva soprannominato Giovanni Arpino. Ci sono persone, nel mondo dello sport come nella vita, di cui è impossibile non sentire la mancanza. Enzo Bearzot è una di queste. In molti possono limitarne il ricordo, indelebile, a quando, allenatore della Nazionale italiana, sollevò la Coppa del mondo al Santiago Bernabeu, la sera dell'11 luglio 1982, quando gli Azzurri vinsero un Mondiale contro tutto e tutti. Ma per scoprire molto altro non resta che leggere il libro che Gigi Garanzini gli ha dedicato.

«Quando sono in campo, sentire di essere amato mi dà una carica impressionante. Ma anche l’odio mi trasmette tanto. Quando mi fanno incazzare, vado a un livello superiore: sono più attento, più concentrato, più forte, più desideroso di dimostrare qualcosa. Se mi odiano, mi migliorano. Per questo, partite come i derby mi caricano a mille e mi riempiono di una rabbia speciale che mi porta più in alto. Ma oggi ho molto più controllo di un tempo, quand’ero giovane.»

Dalle strade di Rozzano agli Stati Uniti, da Danielino a King Toretto, dalla gloria al KO più difficile. Per la prima volta Daniele Scardina rivive l'infortunio che lo ha visto lottare in bilico tra la vita e la morte, e ripercorre le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera. Una storia di ricordi, amore, fede, ferite e voglia di rivalsa, in un ring di emozioni continue e parole che arrivano dritte al cuore. "Hai avuto un'emorragia cerebrale. L'hanno definito ematoma sottodurale post-traumatico".

Novembre 1999. Buio sugli spalti del Madison Square Garden di New York. Un’emozionata Steffi Graf, ormai non più giocatrice, entra in campo. Illuminata dall’occhio di bue va a ricevere ciò che le spetta: le istituzioni del tennis sfilano davanti a lei e le donano quadri, fotografie, targhe, come farebbero i magi con una dea. La ragazzina che amava lo scambio e il gioco più di ogni altra cosa, però, si infiamma solo quando scopre il regalo del Roland Garros, il suo Slam preferito: l’anta dell’armadietto dello spogliatoio femminile che ha sempre usato, il numero 19.