Résultats Éditeur "Audible Studios" dans Littérature et fiction

No Uruguai dos anos 1970, os direitos dos cidadãos estão constantemente sob ataque, e reuniões entre mulheres desacompanhadas dos seus maridos podem despertar a atenção policial. Por isso, Romina, Flaca, La Venus, Paz e Malena decidem ir para a remota praia de Cabo Polonio. Elas são cantoras numa época em que a homoafetividade também é uma subversão. Entre amizades e relacionamentos amorosos, as cinco formam uma família, e o local onde se refugiam se torna seu santuário secreto, que elas visitarão ao longo de décadas.

The time is roughly now and Kai, a white-collar worker, has just been abandoned by his longtime lover. Follow him through a labyrinth of alleyways as he reels from this sudden departure. Accompany him up snowy mountains where he contemplates ending his own life. That mourning can be both an art and ever-unfolding journey is epitomized in the paths that Kai crosses and the lives he alters for better or worse.

Everything in Edith’s life is approaching disaster. Her writing career is stagnant. Her love life is a mess. Her ex, Tessa, is marrying a man. Her teeth are rotting in her skull. And her best friend, Val, is dead. Still Life volleys between the present and recent past, chronicling the lives of three women—one cis, two trans, all forever entwined.

Os sentimentos de Paul, tão intensos na adolescência, continuam a atormentá-lo na vida adulta: no sul da Itália, ainda jovem, quando se apaixonou pelo marceneiro de seus pais; em Nova York, onde acredita estar sendo traído pela namorada e se interessa pelo parceiro de tênis nas quadras do Central Park; em um campus coberto de neve em New England. Não importa onde ou quando, suas relações são caóticas, transitórias e marcadas pela força do desejo.

"Quando scrivo poesia mi sento simile alle stelle che vagabondano nel cielo con la loro luce intermittente. La mia poesia vive di segni e di simboli, con la mia parola poetica annuncio eventi. Abito l’immaginazione, vi soggiorno, amo sedurre con le parole e i simboli per rendere sopportabile il mondo che incatena le nostre vite. Mi inabisso fino ai fondali del mondo e più in là nell’infinito, per scrutarne il mistero. Io scrivo poesia per salvarmi dalla mia dannazione, dal mio destino."

Rifugio, palcoscenico, spazio di incontri, di solidarietà, di espressione sessuale: il bar gay è stato a lungo il luogo in cui una comunità priva di diritti e di rappresentazione, esclusa dal centro della scena e delle città, ha potuto riunirsi, sperimentare l’appartenenza, esistere davvero. Oggi, uno per uno, quei luoghi stanno scomparendo, chiusi oppure trasformati in qualcosa di più innocuo (e certo più commerciabile). Possiamo leggerlo come un buon segno, la dimostrazione che non c’è più ragione di nascondersi; ma, senza voler negare il valore di quello che abbiamo guadagnato, è possibile raccontare anche quello che stiamo perdendo?

Due racconti intensi e struggenti, due storie di amore, amcizia e morte, due grandi prove con cui Marco Mancassola si conferma uno dei talenti letterari più brillanti delle ultime generazioni. Il primo racconto, che dà il titolo alla raccolta, è un microromanzo di formazione in cui il protagonista ripercorre il periodo della sua adolescenza (gli anni Ottanta): un’educazione etica e sentimentale segnata dalla scomparsa del fratello maggiore stroncato dall’Aids.

Un fantasma in gola esplora la femminilità e il desiderio. Doireann Ní Ghríofa racconta la maternità nella sua dimensione universale, e ne fa metafora della scrittura capace di ricucire le ferite più intime e creare echi tra universi lontani:un’opera sul suono che allontana e unisce l’ultimo sospiro di un uomo che muore e il primo vagito di una nuova vita. Dopo aver avuto tre figli in pochi anni, l’autrice ha adattato la propria vita su quella dei suoi bambini: poppate, pappe da preparare, viaggi in macchina verso scuola e ritorno, cartoni animati e sonni sempre troppo brevi.

«Quest’estate, non sapendo cosa fare, ho formato un comitato per il fiume Lambro sito Unesco. Subito ho avuto cinque adesioni.» È solo l’inizio di questa storia, un atto dovuto per rimediare a una clamorosa ingiustizia. Non è possibile infatti che Milano sia sede di un unico sito, quando per trovarne a decine basta un giro sul Lambro: dalla baia dei lavandini – il primo lavandino vecchio vi fu gettato da Giovanni il Pirla – alle colonie di mangiatori di girini, fino alle lettere d’amore infilate nelle bottiglie vuote del Vernel.

Obra surpreendente com as vivências do multiartista e xamã João Irineu França Neto, indígena do Nordeste do Brasil; um audiolivro que pode (e deve) ser ouvido como um romance de auto-ficção. Nele, o autor explora temas como o amor e a sua natureza; vida e morte; a arte; e a natureza em si, sempre com uma reflexão importante sobre a preservação das culturas tradicionais do país, mas também sobre a preservação de todo o planeta.

Gabriele è un ragazzo di trent’anni che ama le piante e che lavora per una ditta di disinfestazioni nonostante sia un architetto. Con sua madre non parla da dieci anni, da quando lui è uscito dai Testimoni, una setta religiosa che dopo la morte del padre, avvenuta quando Gabriele era bambino, è diventata tutta la sua vita. Gabriele ha voluto continuare gli studi, cosa non permessa ai Testimoni, e ha scoperto il suo orientamento sessuale.

Atire a primeira pedra conta a história de Mariano, um adolescente trancafiado durante dez anos num manicômio, em razão de sua homossexualidade. Ao sair, seu primeiro ato é contatar a mãe que o confinou na instituição, porém o reencontro desencadeia um assassinato brutal.

No ritmo das pedaladas de uma bicicleta, a estrada passa sob os pés do protagonista André, enquanto este percorre o sul do Brasil, o Uruguai, a Argentina, até chegar a Sucre, na Bolívia, cidade onde desaparece. Através de seu diário, enviado ao amigo Jean pouco depois da última nota, é que temos acesso aos lugares onde passou, as pessoas com quem conviveu e os fantasmas que o perseguiram durante a jornada.

Settembre 1939. Aldo, ventenne fiorentino, giunge a San Domino, l’isola delle Tremiti scelta dal regime fascista come confino per chi era accusato di omosessualità. I cosiddetti “femminielli” alloggiano in due baracche fatiscenti, con un secchio a fare da gabinetto e un camino mal funzionante per le notti più fredde. Sono perlopiù siciliani, perché arrestati per un omicidio avvenuto anni prima a Catania e tuttora impunito, che continua a perseguitarli.