Résultats Éditeur "Audible Studios" dans Politiques publiques

«Il futuro non è più quello di una volta», diceva Paul Valéry. E oggi più che mai, nel mondo dopo la pandemia, è diventato necessario ripensare al domani che ci aspetta. Ma in uno scenario che appare catastrofico e che impone di essere riconsiderato in tutto e per tutto, la prospettiva ambientale potrebbe essere l’unica risposta adeguata per fronteggiare le sfide che il presente ci pone. Siglare un nuovo Patto Atlantico delle democrazie aiuterebbe non solo a sconfiggere il virus, ma anche a ricostruire l’economia e proteggere il clima; sarebbe un tentativo per rendere concreta una solidarietà soltanto proclamata.

Che cos’hanno in comune una rivolta di pescatori corsi in un mare colorato di rosso, un volantino piegato in quattro trovato nella tasca di una giacca, un circuito elettrico nascosto da un controsoffitto, una telefonata nel cuore della notte e un testo poetico usato nel posto sbagliato? L’inizio di una storia. O di più storie, individuali e collettive, ma sempre con due protagonisti in comune: l’ex magistrato Gian Carlo Caselli e l’Italia.

In this powerful essay, Joëlle Gergis, a leading climate scientist, depicts the likely future in vivid and credible detail. Working from the science, she discusses the world’s and Australia’s efforts to combat climate change. She outlines how far Australia is from keeping its promises to cut emissions. She takes aim at false solutions and the folly of “adaptation” rather than curbing fossil fuel use.

“Ho sempre guardato con grande interesse alle vicende della scuola, frequentando istituti e docenti, intervenendo sull’ossessivo succedersi di riforme realizzate o vagheggiate, partecipando a tante discussioni. Ora mi è sembrato che la situazione creata dal Covid-19 abbia mandato in fumo tante di quelle discussioni, tanto agitarsi e arrabattarsi di politici, di pedagoghi, di sindacalisti, di riformatori e di resistenti alle riforme: abbiamo visto la scuola ferma, bambini e adolescenti a casa, anche se poi sono seguite aperture parziali ed eterogenee.

A obra traduz um alerta fundamental sobre a infiltração do crime organizado nos tecidos político, econômico e social do país, a confluir numa perigosa tendência de indistinção entre o Estado, o mercado e o crime. Por meio de uma narrativa objetiva e contundente, o autor faz um diagnóstico das causas pelas quais corremos o risco do crime organizado se apoderar do Estado brasileiro e lança bases para as discussões de um Projeto Nacional de Segurança Pública, um tema central da nossa democracia.

O audiolivro reúne agudas reflexões sobre a pandemia e as suas consequências sociais. Numa época de escassez de vida, a profusão do Luto e da desesperança marcou a vida de toda a humanidade. A narrativa de Jamil Chade soa como um eco sinalizando que não estamos sozinhos nessa crise. Nas palavras do prefaciador Padre Júlio Lancelotti: “Jamil Chade nos ajuda a não perder a coragem de lutar e sonhar, indignados, mas com esperança teimosa, que insiste em não desaparecer.

In der Ukraine toben die schwersten Kämpfe auf europäischem Boden seit 1945, in Israel ist ein Ende der Gewalt nicht abzusehen. Beide Kriege drohen sich zu größeren internationalen Konflikten auszuweiten. Die alte Weltordnung ist offensichtlich an ein Ende gekommen.

Ellen Matzdorf kann von sich behaupten, die erste Hebamme in Deutschland zu sein, die zugleich Bestatterin ist. Beruflich ist sie dem Start ins Leben genauso nah wie dem Ende. Am Anfang dieser ungewöhnlichen Verbindung stand, dass Ellen als Hebamme das Sterben eines Neugeborenen erlebte und sah, wie wenig Unterstützung trauernde Eltern in dieser Extremsituation bekommen. Sie beschloss, das zu ändern. Beiden Berufen widmet Ellen ihre beeindruckende Wärme, Menschlichkeit und Ernsthaftigkeit. Ihr Credo: Die Menschen sollen selbst bestimmen dürfen.

El libro recoge los puntos de vista de aquel joven provinciano, enamorado del teatro y la poesía, que luchó durante veinte años en clandestinidad contra una malsana dictadura y que, más por azar y por responsabilidad, que por vocación, desempeñó un cierto papel en el gobierno de España y que hoy quiere creer que todavía sus opiniones encuentran eco en algunos españoles. En marzo de 2022, Alfonso Guerra se sentó frente a la cámara del cineasta Manuel Lamarca para hacer un repaso a su trayectoria personal y política.

Alla fine degli anni Sessanta, Italia, Francia, Germania occidentale e Gran Bretagna – Paesi già colpiti dal terrorismo interno – si trovarono a far fronte a una nuova minaccia: le organizzazioni armate, nate in Medio Oriente, che internazionalizzarono la propria lotta, esportando il terrorismo in Europa. Raggiunsero il loro obiettivo? Generarono il caos internazionale? O invece i Paesi europei riuscirono, almeno temporaneamente, a disarmare i terroristi, includendoli nel sistema delle relazioni internazionali?

Dai tempi delle guerre persiane, Oriente e Occidente sono fratelli coltelli, amici e nemici, sogno e incubo. "L’Oriente è l’Oriente, l’Occidente è l’Occidente: e nessuno potrà mai accordarli", dichiara Rudyard Kipling al tempo della fondazione dell’impero britannico d’India. Sulla base dei troppi malintesi generati dal loro confronto sono emersi anche "ismi" ideologici, tanto accaniti tra loro quanto ambigui: orientalismo e occidentalismo, avvolti nel dilatare delle loro contraddizioni. Già Oswald Spengler aveva decretato il "tramonto dell’Occidente".

Kate Conger und Ryan Mac erzählen die wahre Geschichte hinter der Übernahme von Twitter durch Elon Musk! Der Kauf von Twitter für 44 Milliarden Dollar durch den reichsten Mensch der Welt ist anders als alles, was in der Wirtschaft oder den Medien bisher geschehen ist. Ein streitbarer, launischer CEO entschied nach der Übernahme 2022 darüber, was unter freie Meinungsäußerung fiel – und was nicht.

Nel 1964 Norberto Bobbio decide di dedicare le sue lezioni di filosofia del diritto al tema della guerra e della pace. Un tema – non nuovo nella riflessione dei giuristi e dei politologi ma poco frequentato nei corsi universitari – che a Bobbio pare meritevole di essere trattato, non solo perché adatto a una ricostruzione storica e teorica di ampio respiro ma soprattutto perché reso urgente dal pericolo della guerra atomica, nel pieno della crisi dei missili di Cuba.

Stiamo lasciando volontariamente aperte le porte della nostra civiltà ai barbari, dimenticando le nostre radici greche e romane? O forse siamo noi i barbari, quando utilizziamo il nostro passato per giustificare il peggio della nostra civiltà? Ecco un piccolo "libro nero" sull’uso politico dell’antichità, che ci aiuta a comprendere cosa c’è di vivo e cosa c’è di morto nel nostro legame con i Greci e i Romani. L’insegnamento dei classici greci e latini è certo un antidoto efficace alla barbarie dei nostri tempi. Giusto?

La marcia del neofascismo italiano verso l’atlantismo più radicale incominciò subito dopo la stipula del patto politico-militare tra gli Stati Uniti e il governo franchista spagnolo. Questo confortevole contesto, collaudato da oltre settant’anni, spiega la naturalezza con cui gli eredi del Movimento sociale italiano (MSI), mutate le denominazioni, giunsero tempestivamente a far parte del governo italiano sin dai primi anni Novanta e, nei mesi scorsi, al vertice di esso.

È stata definita una "tempesta perfetta" quella che si è abbattuta sull’Occidente. La guerra, la crisi energetica e l’emergenza climatica hanno sconvolto le nostre vite quotidiane. Per la prima volta nella memoria recente, tra profezie di scaffali vuoti al supermercato e rischio di carestia globale, è sembrata addirittura minacciata la disponibilità di cibo sulle nostre tavole. Ma le cose sono andate sul serio come ci hanno raccontato i media? Che ruolo ha avuto la speculazione finanziaria? E la politica, quali interessi sta tutelando?

Per la prima volta un ex fabbricante di armi, che nella sua carriera ha progettato e venduto due milioni e mezzo di mine antiuomo, racconta senza reticenze le due vite che ha vissuto: da fabbricante di strumenti bellici a operatore umanitario. È la storia vera di Vito Alfieri Fontana che per oltre vent’anni, alla guida dell’azienda di famiglia, ha progettato e prodotto mine vendendole in diversi Paesi del mondo.