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Page de couverture de CentoQuattro Chiacchere

CentoQuattro Chiacchere

CentoQuattro Chiacchere

Auteur(s): Nicolas Briguglio - Asia Milani
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À propos de cet audio

🎧 CentoQuattro Chiacchere è il podcast dove anime, cucina, storia e arte si incontrano con una colonna sonora sempre in sottofondo! Parliamo (tantissimo) di Naruto, assaggiamo piatti da anime 🍜, esploriamo serie TV, arte e cultura pop. Ogni gruppo di episodi è a tema: sigle, personaggi, colpi di scena, cucina giapponese e molto altro. 🎉 Concludiamo ogni settore con speciali dedicati a suoni, storie e ricette. Se ami Naruto, la musica e il buon cibo, sei nel posto giusto! 🌀Nicolas Briguglio - Asia Milani
Épisodes
  • La Nebbia si dirada (finale di stagione)
    Sep 23 2025

    E così, ci siamo: il gran finale della prima stagione di CentoQuattro Chiacchiere! Dieci episodi, un oceano di parole, più battute che biscotti e abbastanza drammi da riempire un album di figurine mai stampato. In questo episodio speciale Asia – sempre pronta a smontare la solennità con una risata gentile – e Nicolas – che affronta la vita con lo sguardo perennemente da “questa giornata è stata scritta contro di me” – tirano le somme di un viaggio fatto di risate, lacrime e musica piazzata al momento giusto.

    Non aspettatevi un episodio normale: qui si celebra tutto ciò che ci ha accompagnato in questi mesi, dalle emozioni più forti alle situazioni più assurde. Ci sono personaggi che si ostinano a trattare gli altri come strumenti salvo poi sciogliersi come burro al sole, ragazzini che urlano più di quanto combinino e simboli che nascono quasi per sbaglio ma restano scolpiti nella memoria. È un momento di bilancio, ma anche una festa, un’occasione per ridere delle stranezze e allo stesso tempo riconoscere quanto ci abbiano colpito.

    C’è spazio per le riflessioni sugli outsider: chi ha brillato per coraggio, chi ha fatto versare lacrime senza vergogna, e chi si è distinto solo per la quantità assurda di aghi (metaforici o meno) infilati addosso. È il bello dei viaggi collettivi: non sono mai lineari, ognuno lascia un segno, grande o piccolo, che merita di essere ricordato.

    E siccome qui si fa sul serio… ma mai troppo, non poteva mancare la parentesi musicale. Perché sì, le melodie sono state più che semplici accompagnamenti: hanno dato forma ai momenti, hanno reso immortali scene che, senza, sarebbero rimaste solo belle immagini. Asia e Nicolas vi racconteranno quali brani hanno lasciato più il segno, senza trasformarsi in critici da conservatorio ma con la passione di chi sa che una colonna sonora può farti piangere più di mille dialoghi. Una melodia può trasformare un combattimento in un requiem e un addio in un ricordo che ti rimane attaccato come il ritornello di una pubblicità martellante.

    Poi, per non perdere il gusto dell’assurdo, arriva la parte più personale: le scelte preferite dai due conduttori. Tecniche immaginarie, colpi segreti e trucchetti improbabili, che spaziano dal “gesto epico che farebbe tremare un esercito” al “piccolo stratagemma per non dover mai più alzarsi dal divano”. È il momento in cui la fantasia incontra l’umorismo, e le rivelazioni dei due diventano una confessione pubblica di gusti bizzarri e genialate inutili che, a pensarci bene, tutti useremmo volentieri.

    Il bello di questo finale di stagione è che non si limita a chiudere un cerchio: lo celebra. Asia e Nicolas lo fanno con la leggerezza e la passione che li hanno accompagnati dall’inizio, tra battute, digressioni musicali e colpi di scena ricordati con la stessa intensità con cui si parla di un concerto che ti ha cambiato la vita. L’episodio diventa un mix tra festa di fine anno, confessione collettiva e manuale comico non autorizzato su come sopravvivere a storie che ti lasciano il segno.

    Quindi sì, preparatevi: troverete personaggi amati e odiati, informazioni che nessuno vi aveva chiesto ma che adesso non dimenticherete più, riflessioni che oscillano tra filosofia spicciola e comicità pura, e colpi di scena che ancora oggi fanno venire i brividi. È il sigillo perfetto per chiudere la prima stagione del podcast, quel momento in cui tiri un sospiro, ridi di gusto e ti accorgi che, nonostante tutto, un pezzo di quella storia resterà con te.

    Il ponte è costruito, i fazzoletti sono stati usati, le confessioni più strane sono venute a galla… ma la nebbia, quella, non ha certo l’ultima parola.

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    15 min
  • Ponti, lacrime e coltellini svizzeri rotti
    Sep 17 2025

    Benvenuti a un nuovo appuntamento con CentoQuattro Chiacchiere, il podcast che trasforma drammi epici in siparietti da bar sport e tragedie in materiale da cabaret filosofico. Questa volta Asia – la voce dolce e attenta che riesce a scovare emozioni anche dietro i silenzi – e Nicolas – il cronico sguardo in modalità “chi mi ha rubato il telecomando?” – vi accompagnano in un viaggio dove la musica incontra i sacrifici, le lacrime si intrecciano ai simboli e persino un ponte diventa molto più che cemento e travi.

    In questo episodio parleremo di come le storie riescano a intrecciare dolore, eroismo e commedia involontaria, lasciandoci con domande che vanno ben oltre l’apparente semplicità degli eventi. Ci sono ponti che non uniscono solo due sponde, ma intere comunità; ci sono sacrifici che nascono dal legame più profondo; ci sono colpi di scena che, tra sangue e sudore, diventano improvvisamente poesia. È un viaggio in cui gli aghi non pungono soltanto la pelle, ma l’anima; in cui le lacrime non sono un fallimento, ma il sigillo definitivo di una redenzione.

    E poi, c’è la musica. Non quella messa in sottofondo per tappare i buchi di silenzio, ma quella che decide il ritmo del cuore, che fa tremare i polsi, che scolpisce nella memoria un istante che altrimenti svanirebbe come nebbia al sole. Avete presente quel brano che parte nel momento giusto e vi spacca in due, lasciandovi a chiedervi se siete ancora spettatori o già dentro la scena? Ecco: in questo episodio la colonna sonora diventa la vera protagonista, trasformando ogni gesto in tragedia greca e ogni sussurro in un urlo che non smette di rimbombare.

    Asia e Nicolas, con il loro stile in bilico tra ironia e pathos, vi guideranno attraverso questo turbine emotivo. Si riderà – perché ammettiamolo, anche nelle situazioni più cupe c’è sempre spazio per il grottesco – ma ci si emozionerà anche, perché non puoi scherzare di fronte a un sacrificio senza riconoscerne il peso. Tra un coltellino svizzero che si spezza (metafora di chi, pur fragile, sceglie comunque di proteggere ciò che ama) e un assassino dal cuore di pietra che cede infine a una lacrima, ci scopriremo a domandarci quanto la linea tra arma e essere umano sia davvero così sottile.

    E non mancano le riflessioni più assurde, quelle che solo due chiacchieroni come loro sanno infilare nel mezzo di un dramma: cosa succede quando un gruppo di ragazzini riesce a motivare un intero villaggio pigro a muoversi? Ha senso dedicare un monumento o un ponte a chi ha fatto più casino che lavoro manuale? E soprattutto: è davvero imbarazzante piangere davanti a una storia, anche se ti reputi una persona “forte e inflessibile”?

    La colonna sonora, intanto, rimane lì a farci da bussola. Ogni nota è un colpo di scalpello che scolpisce la scena nell’immaginario collettivo: archi che accompagnano un addio, percussioni che scandiscono l’urgenza di un destino, un crescendo che ti mozza il fiato proprio quando stavi per riprendere fiato. È quella musica che non ti lascia più, che ti resta in testa anche quando la puntata è finita, che diventa il ricordo stesso dell’evento. Senza di essa, i gesti sarebbero solo azioni; con essa, diventano leggende.

    Alla fine, ciò che resta è un mix esplosivo di comicità e commozione, di filosofia spicciola e botte allo stomaco, di simboli che si radicano nell’immaginazione collettiva. Il ponte non è più solo un ponte, ma il segno che da un dolore può nascere qualcosa che unisce. Le lacrime non sono più solo segni di fragilità, ma testimonianze di forza. E persino un coltellino svizzero rotto può trasformarsi in un simbolo di resistenza e dedizione.

    Preparate i fazzoletti, ma tenete anche un sorriso a portata di mano: l’episodio 9 di CentoQuattro Chiacchiere vi aspetta, pronto a travolgervi con emozioni potenti e risate inaspettate.

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    24 min
  • Musica e Colpi di Fulmine
    Sep 7 2025

    Benvenuti a una nuova puntata di CentoQuattro Chiacchiere, il podcast dove le emozioni scorrono potenti come tempeste in pieno oceano e la musica diventa il filo invisibile che unisce colpi di scena, sguardi intensi e momenti che ti si stampano nell’anima.

    Oggi Asia – voce gentile ma capace di leggere tra le righe (e tra le pause) – e Nicolas – maestro di sarcasmo con un debole per le colonne sonore struggenti – vi accompagnano in un viaggio tra melodie che scuotono, ritmi che travolgono e silenzi che dicono più di mille parole.

    Qui la musica non è un sottofondo: è il vero narratore. C’è il crescendo che ti fa capire che sta per succedere qualcosa di enorme, la nota sospesa che ti lascia col fiato corto, il ritmo serrato che accelera il battito come se stessi correndo insieme ai protagonisti verso un destino inevitabile. E poi, nei momenti più intimi, arriva quella melodia lenta, quasi impercettibile, che sembra avvolgerti come un ricordo troppo dolce per essere dimenticato.

    Ogni brano è un’onda emotiva: quando la tensione sale, le percussioni diventano tamburi di guerra; quando la malinconia prende il sopravvento, archi e pianoforte ti accompagnano in un viaggio dentro te stesso; quando esplode l’adrenalina, fiati e chitarre trasformano ogni scena in un concerto rock a cielo aperto. È la magia di una colonna sonora che non si limita a seguire le immagini, ma le guida, le amplifica, le scolpisce nella memoria.

    In questa puntata non si parla solo di “musica” come ornamento, ma di come il suono possa essere un’arma, un abbraccio o una rivelazione. C’è il ritmo che scandisce i momenti più intensi, il crescendo che fa tremare l’aria, il silenzio che diventa assordante proprio perché arriva quando meno te lo aspetti. È un equilibrio perfetto tra fragore e quiete, tra impatto e delicatezza, tra il fulmine che colpisce e l’eco che rimane.

    E mentre Asia e Nicolas si perdono (e vi fanno perdere) tra storie e aneddoti, vi accorgerete che la musica di cui parlano è un po’ come l’amore: può esplodere in un istante, può crescere lentamente o può colpirti quando pensavi di essere al sicuro. Può essere luce in mezzo alla tempesta o tempesta in pieno sole.

    Preparatevi a lasciarvi travolgere: qui non ci sono semplici playlist, ma partiture emotive che si intrecciano con ricordi, immagini e sensazioni. Perché in fondo, ogni colpo di fulmine ha la sua colonna sonora… e una volta che l’hai ascoltata, non puoi più toglierla dalla testa.

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    15 min
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