Épisodes

  • Gelati, demoni e corse truccate
    Nov 4 2025

    Bentornati a CentoQuattro Chiacchiere, il podcast che non ha paura di mescolare caos, ironia e un pizzico di zucchero filato demoniaco! Dopo una prima stagione piena di drammi, simboli e ponti ribattezzati, Asia e Nicolas tornano più carichi che mai — e con ancora meno controllo su ciò che dicono. Lei, apprendista di una donna che risolve i problemi con eleganza e lanciarazzi, e lui, discepolo di un maestro che confonde l’eroismo con la procrastinazione armata, vi accompagnano in un nuovo viaggio fatto di pistole, spade giganti e gelati che spariscono troppo in fretta.

    Questa volta non si parla di ninjutsu o eroi tormentati, ma di cacciatori di demoni, motociclette possedute e dialoghi che sembrano scritti dopo una notte insonne a base di caffè e heavy metal. Asia e Nicolas analizzano (più o meno seriamente) l’assurdità geniale di un mondo dove la logica prende ferie e l’unica regola è “più rumore, più stile”. È un episodio che trasforma l’azione più esagerata in pura commedia, con il tono inconfondibile che ormai è il marchio di fabbrica del podcast.

    Ma come sempre, dietro l’ironia si nasconde una piccola riflessione: cosa rende davvero epica una storia? È la quantità di demoni abbattuti o la colonna sonora che ti fa credere di poterlo fare anche tu, mentre lavi i piatti? È la spavalderia dei protagonisti o la malinconia che li accompagna quando il rumore svanisce? Asia e Nicolas ci portano dentro questo contrasto, tra l’assurdo e il poetico, con la stessa naturalezza con cui si può parlare di filosofia e gelati nella stessa frase.

    La musica, ovviamente, è la vera protagonista invisibile. Riff di chitarra che fanno tremare i vetri, bassi che pulsano come cuori di metallo e melodie che sanno essere più struggenti di una confessione non detta. In un attimo, si passa dal sound da concerto infernale a note dolci che trasformano l’eroe in un’anima perduta sotto la pioggia. È quell’altalena emotiva che solo le grandi colonne sonore sanno creare — e che Asia e Nicolas smontano e rimontano con ironia chirurgica, tra una battuta e l’altra.

    Ovviamente, non mancano le situazioni improbabili. Ci sono manager che scambiano la logica per pizza fredda, motociclisti con più ego che carburante, e combattimenti talmente coreografici da sembrare prove di danza contemporanea. I due conduttori ne parlano con il tono di chi sa che sta per ridere, ma anche di chi riconosce che, dietro l’assurdo, c’è una brillantezza che non puoi ignorare. E sì, ci sarà anche il momento del gelato alla fragola: simbolo di leggerezza, di dolcezza… e di traumi irrecuperabili per chi lo vede svanire sotto i propri occhi.

    Tra una risata e l’altra, questo primo episodio di stagione è anche un piccolo omaggio all’assurdo come forma d’arte. Perché, alla fine, l’esagerazione ha un suo equilibrio: è il modo in cui le storie ci permettono di ridere delle nostre stesse battaglie, trasformando pistole, corse e urla metal in metafore di tutti i giorni. Asia e Nicolas lo sanno bene, e ci trascinano nel loro vortice di ironia, sarcasmo e meraviglia sincera.

    Insomma, “Gelati, demoni e corse truccate” non è solo un titolo: è una dichiarazione d’intenti. È il modo perfetto per dire “ci siamo ancora, e non abbiamo imparato a stare zitti”. È un episodio che mescola l’azione più folle al nonsense più raffinato, il tutto condito da un’irresistibile voglia di ridere anche quando il mondo sta andando a fuoco (letteralmente).

    Preparatevi quindi a un’ora di caos controllato, battute al limite del surreale e riflessioni che non sapevate di voler sentire. Aprite il freezer, tirate fuori un gelato (sì, fragola obbligatoria) e lasciatevi trasportare da Asia e Nicolas in questo nuovo inizio fatto di rock, ironia e un pizzico di follia.

    Perché, diciamolo chiaramente: se non c’è una chitarra elettrica in sottofondo, non è davvero un combattimento.

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    23 min
  • La Nebbia si dirada (finale di stagione)
    Sep 23 2025

    E così, ci siamo: il gran finale della prima stagione di CentoQuattro Chiacchiere! Dieci episodi, un oceano di parole, più battute che biscotti e abbastanza drammi da riempire un album di figurine mai stampato. In questo episodio speciale Asia – sempre pronta a smontare la solennità con una risata gentile – e Nicolas – che affronta la vita con lo sguardo perennemente da “questa giornata è stata scritta contro di me” – tirano le somme di un viaggio fatto di risate, lacrime e musica piazzata al momento giusto.

    Non aspettatevi un episodio normale: qui si celebra tutto ciò che ci ha accompagnato in questi mesi, dalle emozioni più forti alle situazioni più assurde. Ci sono personaggi che si ostinano a trattare gli altri come strumenti salvo poi sciogliersi come burro al sole, ragazzini che urlano più di quanto combinino e simboli che nascono quasi per sbaglio ma restano scolpiti nella memoria. È un momento di bilancio, ma anche una festa, un’occasione per ridere delle stranezze e allo stesso tempo riconoscere quanto ci abbiano colpito.

    C’è spazio per le riflessioni sugli outsider: chi ha brillato per coraggio, chi ha fatto versare lacrime senza vergogna, e chi si è distinto solo per la quantità assurda di aghi (metaforici o meno) infilati addosso. È il bello dei viaggi collettivi: non sono mai lineari, ognuno lascia un segno, grande o piccolo, che merita di essere ricordato.

    E siccome qui si fa sul serio… ma mai troppo, non poteva mancare la parentesi musicale. Perché sì, le melodie sono state più che semplici accompagnamenti: hanno dato forma ai momenti, hanno reso immortali scene che, senza, sarebbero rimaste solo belle immagini. Asia e Nicolas vi racconteranno quali brani hanno lasciato più il segno, senza trasformarsi in critici da conservatorio ma con la passione di chi sa che una colonna sonora può farti piangere più di mille dialoghi. Una melodia può trasformare un combattimento in un requiem e un addio in un ricordo che ti rimane attaccato come il ritornello di una pubblicità martellante.

    Poi, per non perdere il gusto dell’assurdo, arriva la parte più personale: le scelte preferite dai due conduttori. Tecniche immaginarie, colpi segreti e trucchetti improbabili, che spaziano dal “gesto epico che farebbe tremare un esercito” al “piccolo stratagemma per non dover mai più alzarsi dal divano”. È il momento in cui la fantasia incontra l’umorismo, e le rivelazioni dei due diventano una confessione pubblica di gusti bizzarri e genialate inutili che, a pensarci bene, tutti useremmo volentieri.

    Il bello di questo finale di stagione è che non si limita a chiudere un cerchio: lo celebra. Asia e Nicolas lo fanno con la leggerezza e la passione che li hanno accompagnati dall’inizio, tra battute, digressioni musicali e colpi di scena ricordati con la stessa intensità con cui si parla di un concerto che ti ha cambiato la vita. L’episodio diventa un mix tra festa di fine anno, confessione collettiva e manuale comico non autorizzato su come sopravvivere a storie che ti lasciano il segno.

    Quindi sì, preparatevi: troverete personaggi amati e odiati, informazioni che nessuno vi aveva chiesto ma che adesso non dimenticherete più, riflessioni che oscillano tra filosofia spicciola e comicità pura, e colpi di scena che ancora oggi fanno venire i brividi. È il sigillo perfetto per chiudere la prima stagione del podcast, quel momento in cui tiri un sospiro, ridi di gusto e ti accorgi che, nonostante tutto, un pezzo di quella storia resterà con te.

    Il ponte è costruito, i fazzoletti sono stati usati, le confessioni più strane sono venute a galla… ma la nebbia, quella, non ha certo l’ultima parola.

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    15 min
  • Ponti, lacrime e coltellini svizzeri rotti
    Sep 17 2025

    Benvenuti a un nuovo appuntamento con CentoQuattro Chiacchiere, il podcast che trasforma drammi epici in siparietti da bar sport e tragedie in materiale da cabaret filosofico. Questa volta Asia – la voce dolce e attenta che riesce a scovare emozioni anche dietro i silenzi – e Nicolas – il cronico sguardo in modalità “chi mi ha rubato il telecomando?” – vi accompagnano in un viaggio dove la musica incontra i sacrifici, le lacrime si intrecciano ai simboli e persino un ponte diventa molto più che cemento e travi.

    In questo episodio parleremo di come le storie riescano a intrecciare dolore, eroismo e commedia involontaria, lasciandoci con domande che vanno ben oltre l’apparente semplicità degli eventi. Ci sono ponti che non uniscono solo due sponde, ma intere comunità; ci sono sacrifici che nascono dal legame più profondo; ci sono colpi di scena che, tra sangue e sudore, diventano improvvisamente poesia. È un viaggio in cui gli aghi non pungono soltanto la pelle, ma l’anima; in cui le lacrime non sono un fallimento, ma il sigillo definitivo di una redenzione.

    E poi, c’è la musica. Non quella messa in sottofondo per tappare i buchi di silenzio, ma quella che decide il ritmo del cuore, che fa tremare i polsi, che scolpisce nella memoria un istante che altrimenti svanirebbe come nebbia al sole. Avete presente quel brano che parte nel momento giusto e vi spacca in due, lasciandovi a chiedervi se siete ancora spettatori o già dentro la scena? Ecco: in questo episodio la colonna sonora diventa la vera protagonista, trasformando ogni gesto in tragedia greca e ogni sussurro in un urlo che non smette di rimbombare.

    Asia e Nicolas, con il loro stile in bilico tra ironia e pathos, vi guideranno attraverso questo turbine emotivo. Si riderà – perché ammettiamolo, anche nelle situazioni più cupe c’è sempre spazio per il grottesco – ma ci si emozionerà anche, perché non puoi scherzare di fronte a un sacrificio senza riconoscerne il peso. Tra un coltellino svizzero che si spezza (metafora di chi, pur fragile, sceglie comunque di proteggere ciò che ama) e un assassino dal cuore di pietra che cede infine a una lacrima, ci scopriremo a domandarci quanto la linea tra arma e essere umano sia davvero così sottile.

    E non mancano le riflessioni più assurde, quelle che solo due chiacchieroni come loro sanno infilare nel mezzo di un dramma: cosa succede quando un gruppo di ragazzini riesce a motivare un intero villaggio pigro a muoversi? Ha senso dedicare un monumento o un ponte a chi ha fatto più casino che lavoro manuale? E soprattutto: è davvero imbarazzante piangere davanti a una storia, anche se ti reputi una persona “forte e inflessibile”?

    La colonna sonora, intanto, rimane lì a farci da bussola. Ogni nota è un colpo di scalpello che scolpisce la scena nell’immaginario collettivo: archi che accompagnano un addio, percussioni che scandiscono l’urgenza di un destino, un crescendo che ti mozza il fiato proprio quando stavi per riprendere fiato. È quella musica che non ti lascia più, che ti resta in testa anche quando la puntata è finita, che diventa il ricordo stesso dell’evento. Senza di essa, i gesti sarebbero solo azioni; con essa, diventano leggende.

    Alla fine, ciò che resta è un mix esplosivo di comicità e commozione, di filosofia spicciola e botte allo stomaco, di simboli che si radicano nell’immaginazione collettiva. Il ponte non è più solo un ponte, ma il segno che da un dolore può nascere qualcosa che unisce. Le lacrime non sono più solo segni di fragilità, ma testimonianze di forza. E persino un coltellino svizzero rotto può trasformarsi in un simbolo di resistenza e dedizione.

    Preparate i fazzoletti, ma tenete anche un sorriso a portata di mano: l’episodio 9 di CentoQuattro Chiacchiere vi aspetta, pronto a travolgervi con emozioni potenti e risate inaspettate.

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    24 min
  • Musica e Colpi di Fulmine
    Sep 7 2025

    Benvenuti a una nuova puntata di CentoQuattro Chiacchiere, il podcast dove le emozioni scorrono potenti come tempeste in pieno oceano e la musica diventa il filo invisibile che unisce colpi di scena, sguardi intensi e momenti che ti si stampano nell’anima.

    Oggi Asia – voce gentile ma capace di leggere tra le righe (e tra le pause) – e Nicolas – maestro di sarcasmo con un debole per le colonne sonore struggenti – vi accompagnano in un viaggio tra melodie che scuotono, ritmi che travolgono e silenzi che dicono più di mille parole.

    Qui la musica non è un sottofondo: è il vero narratore. C’è il crescendo che ti fa capire che sta per succedere qualcosa di enorme, la nota sospesa che ti lascia col fiato corto, il ritmo serrato che accelera il battito come se stessi correndo insieme ai protagonisti verso un destino inevitabile. E poi, nei momenti più intimi, arriva quella melodia lenta, quasi impercettibile, che sembra avvolgerti come un ricordo troppo dolce per essere dimenticato.

    Ogni brano è un’onda emotiva: quando la tensione sale, le percussioni diventano tamburi di guerra; quando la malinconia prende il sopravvento, archi e pianoforte ti accompagnano in un viaggio dentro te stesso; quando esplode l’adrenalina, fiati e chitarre trasformano ogni scena in un concerto rock a cielo aperto. È la magia di una colonna sonora che non si limita a seguire le immagini, ma le guida, le amplifica, le scolpisce nella memoria.

    In questa puntata non si parla solo di “musica” come ornamento, ma di come il suono possa essere un’arma, un abbraccio o una rivelazione. C’è il ritmo che scandisce i momenti più intensi, il crescendo che fa tremare l’aria, il silenzio che diventa assordante proprio perché arriva quando meno te lo aspetti. È un equilibrio perfetto tra fragore e quiete, tra impatto e delicatezza, tra il fulmine che colpisce e l’eco che rimane.

    E mentre Asia e Nicolas si perdono (e vi fanno perdere) tra storie e aneddoti, vi accorgerete che la musica di cui parlano è un po’ come l’amore: può esplodere in un istante, può crescere lentamente o può colpirti quando pensavi di essere al sicuro. Può essere luce in mezzo alla tempesta o tempesta in pieno sole.

    Preparatevi a lasciarvi travolgere: qui non ci sono semplici playlist, ma partiture emotive che si intrecciano con ricordi, immagini e sensazioni. Perché in fondo, ogni colpo di fulmine ha la sua colonna sonora… e una volta che l’hai ascoltata, non puoi più toglierla dalla testa.

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    15 min
  • Musica, Nebbia e Turn Over
    Aug 11 2025

    Torna CentoQuattro Chiacchiere, il podcast dove due conduttori armati solo di microfono e zero paura delle figuracce affrontano il mondo con il sorriso, passando da momenti epici a risate imbarazzanti senza alcun preavviso.

    Oggi Asia – sguardo dolce ma capace di leggerti pure la carta di credito – e Nicolas – talento drammatico da far invidia a un regista di tragedie – vi portano in un viaggio tra gelo, nebbia e colpi di scena, dove ogni emozione ha la sua colonna sonora.

    Qui non si parla solo di scene mozzafiato o azioni spettacolari, ma di come la musica riesca a farti capire subito se è il momento di stringere i denti, di lasciarti andare o di urlare “NOOO!” in slow motion. In questa puntata, la colonna sonora diventa un turn over continuo: un attimo prima archi e fiati ti gelano il sangue come un assedio d’inverno, l’attimo dopo una melodia lenta e malinconica ti sussurra che sta per arrivare un momento che ti spezzerà il cuore.

    La bellezza è che qui la musica non è solo “di sottofondo”: è un’arma narrativa. Cambia ritmo quando la tensione sale, accelera quando il pericolo è vicino e rallenta nei momenti in cui capisci che dietro ogni evento c’è una storia, un legame o un dolore nascosto. È il colpo di scena prima del colpo di scena, un vero e proprio sound design delle emozioni.

    Ma non c’è solo musica: in questo episodio si parla anche di gelo (quello che ti fa venire i brividi lungo la schiena), di nebbia (quella che ti fa perdere l’orientamento e ti costringe ad affidarti all’istinto) e di come, a volte, i rapporti tra le persone possano evolvere in mezzo a momenti di pura adrenalina. È il bello delle storie che sanno alternare pugni e sentimenti, facendo ridere un secondo e stringere il cuore quello dopo.

    E se il freddo e la nebbia fossero anche uno stato mentale? A volte l’atmosfera di una scena racconta più di mille parole, e la musica giusta può farti sentire intrappolato, sospeso, o incredibilmente libero. È come se le note diventassero un filo invisibile che collega ogni azione, ogni sguardo e ogni respiro.

    In questa puntata, Asia e Nicolas esplorano come il ritmo, le pause e le transizioni musicali possano trasformare una semplice sequenza in qualcosa di indimenticabile. Come un ponte sospeso tra emozioni contrastanti, dove ogni passo può portarti a una scoperta o a un imprevisto.

    Quindi alzate il volume, fatevi avvolgere dalla nebbia e lasciatevi guidare dalla musica: oggi si parla di come il suono sappia combattere, consolare e colpire dritto al bersaglio… senza mai mancare il tempo giusto.

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    19 min
  • Musica, Shuriken e Malintesi sentimentali
    Aug 4 2025

    Bentornati su CentoQuattro Chiacchiere, il podcast che combatte la noia con una risata, uno shuriken ben piazzato e una soundtrack che parte sempre nel momento meno opportuno (o forse più drammatico).

    In questa puntata, Asia – la ragazza dall’aspetto dolce e dall’occhio che legge l’anima – e Nicolas – cugino ufficiale delle tenebre, sarcasmo di sangue – affrontano un nuovo capitolo fatto di:

    🌫️ Nebbia fitta (metaforica e non),

    💥 Scontri all’arma bianca,

    🎭 Identità ambigue,

    🎶 E ovviamente: musica che esplode mentre nessuno si aspettava l’ennesimo colpo di scena.

    Si parla di malintesi emotivi in mezzo ai combattimenti, di personaggi che scambiano la filosofia per un’arma, e di risvegli peggiori del lunedì mattina. Il tutto accompagnato da tracce sonore epiche, archi drammatici e percussioni che ti fanno venir voglia di combattere anche con lo scontrino della spesa.

    E poi c’è lui, l'effetto sonoro “ZIN-FIÙ-BAM”, il vero protagonista invisibile delle battaglie. Ogni pugno ha la sua colonna sonora, ogni sguardo ha il suo flauto triste, ogni misunderstanding ha il suo tema orchestrale carico di angoscia e confusione.


    Asia e Nicolas, come sempre, mescolano analisi musicale, humour fuori controllo e romanticismo al limite dell’assurdo, commentando gli intrecci narrativi con l’entusiasmo di chi ha appena scoperto che il suo personaggio preferito... forse non è chi pensava.

    E se vi sembra che la musica stia salendo, tranquilli: sta per succedere qualcosa di grosso, di triste, o di completamente inutile. Ma con stile. E violini.

    🎧 Tutto questo – e molto altro – in CentoQuattro Chiacchiere, il podcast che trasforma ogni episodio in un mix tra talk show ninja, karaoke epico e sitcom involontaria.

    Disponibile su Spotify, Apple Podcasts e ovunque servano risate... e un po' di musica che colpisce più di un pugno ben assestato.

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    21 min
  • Musica, Mal di Testa e Maestri Caduti
    Jul 21 2025

    EP. 5 – “Musica, Mal di Testa e Maestri Caduti: da ‘Go Go Ninja’ a ‘Sto per Vomitare sul Ponte’” | CentoQuattro Chiacchiere


    Benvenuti o bentornati su CentoQuattro Chiacchiere, il podcast che unisce la potenza delle tecniche segrete alla leggerezza di una risata ben assestata.

    Con voi, come sempre:

    👧 Asia, dolce, sveglia, delicata come una tisana… ma che se ti guarda storto è finita.

    🧑‍🦱 Nicolas, sarcastico, sveglio, e leggermente allergico a ogni forma di serietà.


    In questa puntata succede di tutto:


    un maestro crolla come una vecchia antenna durante una tempesta


    qualcuno fa finta di essere morto (male)


    e due giovani apprendisti cercano di salire su un albero con lo stesso stile di un elefante su una scala a chiocciola.


    🍃 Il tutto mentre la musica di sottofondo cambia più umore di un adolescente durante l’ora di matematica.


    Sì, perché oggi si parla anche di musica, e noi abbiamo deciso di rinominare le tracce più memorabili di questi momenti epici con titoli che rendano giustizia al caos che regna in scena:



    ---


    🎶 “I Said I Am...”

    Il pezzo perfetto per quei momenti in cui urli al mondo chi sei… senza aver ancora capito come funziona la gravità.



    🎶 “Go Go Ninja!”

    Un inno adrenalinico per chi corre a caso, inciampa su tutto e comunque continua come se nulla fosse.



    🎶 “Alone (Versione Introversa)”

    La traccia che suona quando tutti falliscono miseramente... tranne quella persona che riesce al primo colpo e non lo dice neanche.

    Asia: “Lo fa sembrare facile, e invece è una trappola emotiva.”

    Nicolas: “Quel tipo di silenzio che pesa più di una sconfitta.”


    🎶 “Evil Bridge Builder’s Ballad”

    Musica triste e un po’ sospetta per i drammi familiari, i segreti del passato e le foto strappate appese al muro.


    ---


    🎤 E tra una melodia e l’altra, succede anche questo:


    allenamenti folli tra gli alberi (con tecniche più degne di uno spettacolo comico che di un’accademia seria)


    litigi tra ragazzini che competono anche su chi cade peggio


    drammi familiari scatenati da una domanda infelice su una cornice rotta


    gente che mangia troppo… e poi si pente amaramente




    🍜 E ovviamente non mancano scene in cui si cena in silenzio, si fissano pareti, si pronunciano frasi pesanti come macigni e ci si alza di scatto con lo sguardo da soap opera rurale.


    📻 CentoQuattro Chiacchiere vi accompagna anche questa volta con ironia, battute fuori luogo ma sempre col cuore, e un po’ di riflessione travestita da scemenza.


    🎙️ Se amate le cadute eleganti (si fa per dire), le frasi a effetto, la musica che ti giudica mentre sbagli e i podcast che non si prendono mai troppo sul serio...

    Siete nel posto giusto.


    🌀 Restate connessi, restate ninja (ma quelli goffi), e ricordate:

    Anche se non riuscite a salire su un albero, potete sempre dire che era un’esercitazione sul come scendere.

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    23 min
  • tecniche segrete e suoni sospetti: benvenuti al talent Ninja
    Jul 5 2025

    Bentornati su CentoQuattro Chiacchiere, il podcast dove si mescolano risate, tecniche segrete e playlist che cambiano umore più velocemente di certi ninja in crisi d'identità. Con voi, come sempre:

    👧 Asia, la ragazza dagli occhi che leggono l’anima, gentile come una tazza di tè caldo, ma capace di metterti al tappeto con una sola occhiata.

    🧑‍🦱 Nicolas, il cugino ribelle con la battuta pronta, un po’ filosofo, un po’ guastafeste, dotato di uno sguardo che taglia più delle sue lame da lancio.

    In questa puntata? Si parla di battaglie acquatiche, trasformazioni improbabili e colpi di scena al rallentatore, tutto accompagnato da una colonna sonora talmente drammatica che potrebbe essere usata in uno spot di shampoo o in una telenovela con ninja esistenzialisti.

    Ecco gli ingredienti:

    💧 Un maestro intrappolato in una prigione d'acqua (che più che una tecnica, sembrava un trattamento spa deluxe),

    ⚔️ Un ragazzino in pigiama che decide di tornare indietro per onorare il suo orgoglio (e forse anche per non saltare la cena),

    🎭 Un piano d'attacco che coinvolge un travestimento, un'arma gigante, e un livello di creatività degno di un laboratorio teatrale per adolescenti iperattivi.

    Nel frattempo, qualcuno si limita a gridare, qualcun altro si moltiplica come panini in una mensa scolastica, e altri ancora guardano tutto con la stessa espressione di chi ha dimenticato il gas acceso a casa.

    Ma il vero colpo di scena arriva dopo.

    Un combattente silenzioso, elegante, con lo sguardo da bravo ragazzo e l’energia letale di una puntina da disegno lanciata a velocità supersonica.

    Entra in scena, esegue due mosse chirurgiche, si porta via il nemico e se ne va senza nemmeno dire "ciao".

    🎶 Ma parliamo della musica.

    La musica in questi episodi cambia più umore di un istruttore sotto esame.

    Dalla tensione drammatica da "ti colpisco o ti abbraccio?", si passa a inserti epici in modalità “sto per fare qualcosa di impressionante... forse”.

    Noi analizziamo tutto:

    Le note d’ansia crescente, perfette per quando ti rendi conto di aver lanciato l’arma dalla parte sbagliata;

    I silenzi strategici, dove tutti fissano tutti come in un aperitivo tra ex;

    E gli insert song che spuntano ogni volta che qualcuno ha un trauma da raccontare (e ce n'è sempre uno, come nei peggiori pranzi di famiglia).

    🛌 E infine, il maestro. Appena si libera, sembra pronto a dare spettacolo… ma poi sviene come una nonna davanti a una soap opera finita male.

    🔥 In conclusione: se amate i colpi di scena, le tecniche improbabili, la gente che sviene drammaticamente e la musica che accompagna ogni momento come se fosse la colonna sonora della vostra vita interiore... CentoQuattro Chiacchiere è quello che fa per voi.

    🎙️ Ridete con noi, analizzate le tracce con Asia, fatevi domande inutili con Nicolas, e scoprite che anche dietro una mossa letale, può esserci un beat travolgente.

    🌀 Restate connessi, restate ironici, e ricordate: mai sottovalutare chi combatte in pigiama.

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    17 min