In questo episodio parlo di scuola.
Un argomento che sento profondamente, perché la scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma un contesto di vita, di relazioni, di emozioni.
Oggi più che mai credo che il sistema scolastico tradizionale abbia bisogno di un cambiamento profondo: non solo nei programmi o nei metodi, ma nel modo in cui adulti e bambini stanno insieme.
L’educazione emozionale non è un “di più”. È la base.
È ciò che permette a un bambino di sentirsi accolto, di riconoscere le proprie emozioni, di gestirle e trasformarle.
E questo è possibile solo se noi adulti per primi impariamo a farlo.
Non si può insegnare calma urlando, non si può insegnare empatia punendo, non si può parlare di rispetto se non lo pratichiamo ogni giorno.
In questo episodio parlo anche del ruolo degli insegnanti, con sincerità e rispetto.
So quanto sia difficile lavorare in un sistema rigido, con programmi standardizzati e poco spazio per la creatività o la cura emotiva.
So anche che ci sono insegnanti straordinari che ogni giorno, con piccoli gesti, fanno la differenza nella vita dei bambini.
A loro dedico questo episodio: un invito alla riflessione, ma anche una carezza, un incoraggiamento, una voce che dice “si può fare”.
E vi racconto anche una novità: a novembre partirà il mio corso di educazione emozionale in classe, pensato proprio per gli insegnanti che vogliono portare nella scuola un nuovo modo di vivere la relazione educativa, più consapevole, più autentico, più umano.
Se volete rimanere aggiornati, potete iscrivervi alla mia newsletter (trovate il link nei miei canali) e scaricare gratuitamente la mia guida sulle routine per l’educazione emozionale: un piccolo strumento quotidiano per iniziare la giornata in modo più calmo e connesso.
La scuola può davvero fare la differenza nella vita dei bambini.
E quella differenza, ogni giorno, può cominciare da noi.