Oggi alle 12:00 in diretta su YouTube e Facebook ospitiamo la Prof.ssa Alessandra Ciattini, antropologa, per un viaggio dentro la radice più profonda della teologia della liberazione: il suo legame con le lotte popolari, con la giustizia sociale e con la resistenza all’imperialismo.Al centro della discussione, la figura straordinaria di Camilo Torres, il sacerdote colombiano che scelse di stare dalla parte degli ultimi fino alle estreme conseguenze. Un simbolo potente di un cristianesimo popolare, politico e ribelle, che ancora oggi parla ai movimenti contro lo sfruttamento e l’oppressione.Una LIVE per capire perché la teologia della liberazione continua a rappresentare una minaccia per i poteri dominanti e una speranza per chi cerca un mondo più giusto.IN DIRETTA alle 12:00 – non mancate.

Giulia Bertotto e Michele Crudelini di Byoblu vi portano nel cuore della Cisgiordania, settembre 2025.

Una testimonianza cruda e diretta, frutto di giorni vissuti tra la popolazione palestinese.

Raccontano l'esperienza generale di un popolo sotto occupazione, documentando la realtà quotidiana fatta di checkpoints militari, violenze dei coloni, demolizioni di case e un sistema giuridico e infrastrutturale a due livelli: quello per gli israeliani e quello, segregato e oppressivo, per i palestinesi. Una video-inchiesta per vedere, ascoltare e capire cosa significhi vivere nell'apartheid del XXI secolo.

Conversazione approfondita tra Gabriele Germani, Alessandra Ciattini e Luca Antonini su storia, politica e filosofia dell’intelligenza artificiale: dalle radici antropologiche agli sviluppi tecnici, dai modelli linguistici al controllo sociale, fino al ruolo del marxismo nell’interpretare l’automazione contemporanea.

Un’analisi approfondita di Nicola Tanno sulle ragioni e le conseguenze dell’intervento militare di Cuba in Angola nel 1975 con l’Operazione Carlota: dall’indipendenza angolana alla sfida all’apartheid, fino all’eredità politica e internazionale di quell’“odissea africana”.

Link all'articolo su Jacobin Italia: https://jacobinitalia.it/cuba-in-angola-unodissea-africana/

Cosa sta accadendo in Brasile? Perché la partecipazione politica sta assumendo un ruolo così centrale nella vita sociale del Paese? Quali dinamiche stanno emergendo dalle piazze, dalle periferie e dalle nuove forme di organizzazione popolare?

In questa intervista esclusiva, Alessandro Vigilante, che vive in Brasile, ci offre uno sguardo dall’interno: dalla crisi dei partiti tradizionali alle spinte dal basso, dall’influenza del lulismo alle trasformazioni culturali che stanno ridisegnando la democrazia brasiliana.

Un approfondimento indispensabile per capire dove sta andando il gigante sudamericano e quali forze ne stanno plasmando il futuro.

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In molti parlano del Venezuela pensando solo a Maduro, sanzioni o crisi economica. In questo video invece ci immergiamo in uno degli aspetti meno raccontati ma più decisivi: le Comuni — esperienze reali di democrazia partecipativa nate nell’orbita chavista, oggi tra successi tangibili e difficili contraddizioni.

Cosa troverai nel video:

• Cos’è un consiglio comunale e cos’è invece una Comuna.

• Numeri chiave: 4.505 unità, 49.000 assemblee/consigli, esempi concreti.

• Caso studio: Comuna El Maizal — 2.335 ettari, 27 consigli comunali, oltre 3.500 famiglie, rete stradale, elettrificazione e una piccola banca comunale che ha erogato microcredito a 315 famiglie.

• Caso studio: Comuna “Nacidos para vencer con Chavez” — 14.000 ettari, circuiti di scambio con altre Comuni.

• Le origini: circoli bolivariani, cooperative, colectivos e la legge sulle Comuni del 2010.

• Nuova realtà politica: Union Comunera (dal 2022, ~90 Comuni aderenti).

• Problemi e limiti: cooperatives che si perdono o diventano strumento di corruzione, dipendenza da intermediari, costi non competitivi.

• Iniziative statali e limiti: circuiti pubblici di produzione/consumo che oggi coinvolgono meno del 10% delle Comuni (379) ma servono già ~155.000 famiglie.

• Strumenti di controllo e democrazia interna: SINCO e regole per i finanziamenti (5 responsabili per richiesta).

• Conclusione: luci e ombre — cosa possiamo imparare per costruire alternative reali.

In questa intervista esclusiva la Dott.ssa Francesca Mazzoli, pediatra ed endocrinologa presso l’Ospedale S. Camillo e membro dell’ISDE – Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente, affronta uno dei temi più controversi della Capitale: la costruzione del mega inceneritore di Roma Sud, promosso dal sindaco Roberto Gualtieri come soluzione per la gestione dei rifiuti in vista del Giubileo 2025.

Partendo dalle dichiarazioni istituzionali – secondo cui l’impianto “inquinerebbe quanto una strada trafficata” – l’ospite analizza la fondatezza scientifica di questa affermazione e chiarisce:

• quali inquinanti vengono emessi da un inceneritore e con quali effetti su salute umana e ambiente;

• il ruolo della Valutazione di Impatto Ambientale, fase cruciale attualmente in corso;

• i rischi legati alla produzione annua di 150.000 tonnellate di ceneri pesanti e volatili, un residuo tossico troppo spesso ignorato nel dibattito pubblico.

La Dott.ssa Mazzoli è coautrice del libro “L’inceneritore di Roma: una scelta sbagliata” (Amazon Libri, 2024), un testo che smonta i luoghi comuni attorno a questa infrastruttura, ponendo al centro la salute dei cittadini e le alternative sostenibili.

📌 Segui l’intervista per capire cosa comporta davvero l’inceneritore di Roma: costi, impatti, omissioni e conseguenze a lungo termine. Questa è informazione che nessuno può permettersi di ignorare.

Ultime Regionali: Roberto Fico travolge il centrodestra in Campania, Antonio Decaro fa man bassa in Puglia, mentre in Veneto Alberto Stefani – guidato dal traino del Lega di Luca Zaia – conferma il dominio del centrodestra.Un terremoto politico che mette in discussione il ruolo di Fratelli d'Italia nel Mezzogiorno e rilancia la partita per le alleanze future. Ma tra boom di astensionismo e consenso spostato, cosa cambia davvero per le prossime politiche?🎙️ Discutiamone in diretta: numeri, scenari, implicazioni per il 2027 — e cosa c’è dietro questo voto “disgiunto” tra Nord e Sud.