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Le divinità del Paese di Dio attesta il ricordo di una cultura dimenticata e delle comunità che la circondano. Il Theyyam è una forma d'arte rituale dravidica del Kerala, in India, il Paese di Dio. Questo libro fornisce informazioni dettagliate sul Theyyam, bellissime immagini e centinaia di storie. Dedichiamo questo libro agli artisti che eseguono il Theyyam, veri e propri dei "del popolo, dal popolo, per il popolo.

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Gli imperi sorgono, declinano e cadono. La storia ha testimoniato questo ciclo con i romani, gli ottomani e gli inglesi. Sono tutti crollati e, se non stiamo attenti, gli Stati Uniti saranno i prossimi. Molte delle imprese di oggi sono un branco di rane dell'ingegneria finanziaria estrema, dipendenti dal debito, che galleggiano nell'olio di serpente tiepido. Sfortunatamente, molte troveranno la loro fine nelle grinfie degli avvoltoi della proprietà intellettuale.

Ti sei mai chiesto perchè sei speciale? Io penso proprio di si. Ad abitare questa terra siamo in tanti: tutti diversi, tutti meravigliosamente imperfetti. E proprio per questo straordinariamente speciali. Ognuno di noi custodisce in fondo al proprio cuore un talento da svelare. La ricerca e la scoperta del proprio talento diventa luce, freccia, strada, che indica la direzione per afferrare il proprio sogno e trasformarlo in realtà. Leggere questo libro fa stare bene, rende liberi di essere splendidamente se stessi.

Attraverso il racconto dell'incontro fortuito tra il protagonista (Mario Rossi) e "Il più grande venditore del 3° millennio" (William Grimaldi), si delinea il cuore della "vendita", intesa non solo come scambio di beni e servizi, ma anche di rapporti perchè ogni qual volta che due persone si incontrano avviene una "vendita" e questa passa attraverso la loro comunicazione. Mario Rossi vive una vita appena sufficiente ma è alla ricerca di una vita da 10 e lode.

Se l'Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza, come è stato recentemente proposto in Parlamento, non c'è dubbio che l'abitudine al bello - e a un patrimonio artistico e culturale che non ha eguali nel mondo - sia il vero elemento unificante degli italiani, e come tale si rifletta nel testo della Costituzione promulgata nel 1948. Michele Ainis e Vittorio Sgarbi compongono un inedito commento letterario e illustrato alla nostra Costituzione in sedici capitoli, uno per ciascuno dei dodici princìpi fondamentali e dei quattro titoli in cui s'articola la prima parte della Carta.

Ogni cultura ha predetto inutilmente la sua fine, noi stessi siamo figli di catastrofi altrui. Estinzioni di massa e colossali ecatombi del passato hanno infatti più volte segnato un nuovo inizio per altre forme di vita. La "catastrofe", intesa come resa dei conti finale con la storia, ci affascina da sempre perché soddisfa bisogni psicologici e vincoli cognitivi, magnificamente rappresentati dall'immaginario classico della fine del mondo interpretata come catarsi risolutiva, punizione, vendetta.