Un invito a fermarti, ad ascoltare con calma e a ritrovare spazio dentro di te. In questi minuti, attraverso parole gentili e musica lieve, esploriamo il tema di questo episodio: un piccolo passo per tornare presenti, accogliere ciò che senti e lasciare che la lentezza diventi cura.

In questo episodio attraversiamo il gesto sottile di dare forma a ciò che viviamo.

Raccogliere il senso non è spiegare tutto, ma fermarsi ad ascoltare ciò che resta, ciò che ci tocca davvero.

Un invito a lasciare che le esperienze diventino tracce gentili, capaci di orientare i nostri passi.

C’è un filo sottile che attraversa il tempo, i gesti, i respiri. In questo episodio lo seguiamo insieme, lasciando che la voce ci accompagni in un viaggio fatto di presenza e ascolto.

La musica diventa cornice, la parola diventa ritmo.

Sette minuti per ritrovare uno spazio tuo, intimo, naturale.

Un invito a rallentare, a sentire, a restare.

A volte ciò che cerchiamo non è lontano: è nel ritmo silenzioso con cui viviamo ogni gesto.

In questo episodio, ti accompagno a rallentare lo sguardo e ad ascoltare il filo sottile che unisce il corpo, il respiro e ciò che senti dentro.

Un invito a restare, anche solo per pochi minuti, in quel luogo dove tutto diventa più chiaro.

In questo episodio ci addentriamo in un’altra traccia gentile. Una riflessione che sfiora, tocca e nutre.

Un invito a stare — con più consapevolezza, con più verità — nel tempo che ci attraversa.

Ascoltare diventa un atto di cura. E ogni parola può aprire uno spazio nuovo.

🌿 7 minuti per te.

7 minuti per respirare, sentire, scegliere.

Cosa nutre davvero la nostra presenza?

Oltre il cibo, oltre i gesti quotidiani, ci sono ritmi, relazioni, parole e silenzi che ci sostengono.

In questo episodio attraversiamo l’ascolto profondo del nostro sentire per riconoscere ciò che ci fa bene.

Un invito a ritrovare nutrimento nelle piccole cose, a scegliere consapevolmente cosa portare vicino, cosa lasciare andare.

7 minuti per tornare a casa.

Dentro di te.

C’è un tempo che non si misura in ore.

È il tempo vissuto. Il tempo pieno.

Quello che si apre quando siamo davvero presenti.

In questo episodio esploriamo la qualità del tempo che abitiamo – o che spesso rincorriamo – e cosa accade quando rallentiamo per ritrovarci, qui e ora.

Con un riferimento scientifico sulla mente che vaga, un gesto semplice per ritornare al corpo, e un piccolo rituale quotidiano per radicarsi nel presente.

🎧 Un invito gentile a sentire il tempo… invece di inseguirlo.

C’è un limite che non si vede, ma si sente.

È quel confine sottile che separa il nostro spazio da quello dell’altro. Non lo tracciamo con la mente, ma con il corpo, con l’energia, con il sentire profondo. È la pelle che si ritrae senza una ragione apparente, è il respiro che cambia, è un “no” silenzioso che si affaccia da dentro.

In questo episodio, esploriamo il tema dei confini invisibili — quelli interiori, intuitivi, spesso non detti. Scopriamo come riconoscerli, onorarli e viverli come forma di cura e presenza autentica.

Una traccia da ascoltare con lentezza… e da sentire più che capire.