Le caratteristiche di un obiettivo efficace sono racchiuse nell'acronimo SMART: Specifico, Misurabile, Attuabile (o Raggiungibile), Rilevante e Temporizzato.
Specifico perchè devo essere puntuale e chiaro. Non può essere "voglio correre una maratona, ma voglio correre la maratona di Russi. o Roma o NYK". e cambia e di molto.
Deve essere misurabile perchè non basta dire voglio dimagrire, bisogna anche quantificare quanto. oppure inseguirò sempre un ideale percorso senza avere dei precisi punti di riferimento e dopo un po' va tutto a remengo...
Attuabile perchè una cosa è un obiettivo sfidante, un'altra è impraticabile.
Deve essere rilevante perchè è la mia motivazione. attenzione non deve essere rilevante in termini assoluti, ma per me. Come abbiamo ripetuto già varie volte, siamo tutti diversi, con diversi obiettivi e tutto DIPENDE da noi. quindi se è rilevante per noi correre 10km e farlo in 70-60 minuti bene così. sarà un primo passo per poi avere nuovi obiettivi
temporizzato. eh sì, perchè se non mettiamo delle scadenze, rimarrà solo un'idea e non un vero obiettivo. Prima o poi vorrò fare il cammino di santiago a piedi. bene, quando?
ma perchè? perchè è così importante avere un obiettivo? perchè è la base per creare la nostra mappa del tesoro, il nostro #roadto qualcosa, l'obiettivo che ci prefiggiamo oggi sarà il nostro tesoro, ma non sarà altro che il punto di partenza per la prossima mappa... Non ci si ferma mai, trovate sempr eun nuovo obiettivo, è la psinta che vi porta a rimanere sul pezzo.
ultimi due suggerimenti bonus: programmate e segnatevi quello che fate. su un diario/agenda, su un excell, usando un'app che registra le vostre attività.
e in ultimo, che sia gratificante. faticoso certo, difficle e sfidante, ma che sia qualcosa che vi gratifichi. torniamo alla regola del 30. se diventa un obbligo non va bene, deve essere un piacere. L'anno scorso ad esempio uno dei miei obiettivi è stato accompagnare un amico alla maratona di Firenze, e per quanto in valore assoluta abbia fatto uno dei tempi peggiori in maratona, per me è stato particolarmente gratificante perchè diventava rilevante non tanto la parte prestazionale-agonistica, quanto la parte di condivisione.