Épisodes

  • Intervista a Donatella Busetto, Patrizio La Placa e Cenacolo Musicale | Festival Musica Antica e Arti (Femart)
    Aug 25 2025
    Il Barocco musicale nel cuore del Nordest – Podcast

    Dal 24 agosto al 14 dicembre, borghi e città storiche del Friuli Venezia Giulia e del Veneto ospiteranno il Festival Musica Antica e Arti (Femart), giunto alla sua 25ª edizione e organizzato dall’Associazione Barocco Europeo di Sacile.

    Con il titolo “Barocco in movimento”, il cartellone propone concerti in luoghi di straordinario fascino, dal Duomo di Valvasone alla Chiesa di San Rocco di Polcenigo, fino al Ridotto del Teatro Verdi di Gorizia. In questa puntata, Donatella Busetto, direttrice artistica del Festival, racconta i temi e le novità dell’edizione 2025, tra cui l’omaggio ad Alessandro Scarlatti nel terzo centenario della morte, con l’esecuzione di tre cantate per basso.

    Il baritono Patrizio La Placa ci guida alla scoperta delle caratteristiche musicali di queste opere, che interpreterà a Conegliano, Polcenigo e Valvasone a fine agosto.

    Crediti
    Un podcast di Paolo Scarnecchia per il giornale della musica
    Interviste a Donatella Busetto e Patrizio La Placa
    Testo e conduzione: Paolo Scarnecchia
    Produzione: realizzato in collaborazione con Fermat

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    37 min
  • Intervista a Arnaldo Morelli | Festival Il Polifonico, Arezzo
    Aug 11 2025
    Il Polifonico: Cori dal mondo ad Arezzo

    Nella terza settimana di agosto cori provenienti da diversi paesi del mondo convergeranno ad Arezzo per partecipare al celebre concorso internazionale “Il Polifonico”, giunto alla sua 73ª edizione.

    Organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo, questa manifestazione porta un titolo semplice, ma racchiude un programma ricco e articolato, diffuso in diversi luoghi della città.

    Formalmente è un concorso internazionale per formazioni corali, ma nella realtà è anche un vero e proprio festival: il pubblico segue con passione le esibizioni in piazze, teatri e chiese, e la rassegna include anche il Festival internazionale di canto popolare, entrato in programma a metà della lunga storia della manifestazione.

    Nato nei primi anni Cinquanta, “Il Polifonico” ha trasformato Arezzo in una capitale ideale della coralità, ispirando eventi simili in Italia e all’estero e diventando un punto di riferimento europeo per la promozione e la valorizzazione del canto corale. Quest’anno il concorso celebra anche il quinto centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina.

    Ogni formazione in gara eseguirà un brano del maestro rinascimentale, e il concerto inaugurale – affidato all’ensemble De labyrintho diretto da Walter Testolin – sarà dedicato al quarto libro di mottetti del 1584 su testi del Canticum canticorum.

    A completare il programma, un convegno dedicato alla prassi esecutiva della musica del princeps musicae.

    Nel podcast, nella prima parte, il direttore artistico Luigi Marzola racconta lo svolgimento della manifestazione e le varie fasi organizzative.

    Nella seconda parte, Walter Testolin illustra il fascino e la profondità del Canticum canticorum, anticipando i temi del suo intervento al convegno.

    Nella terza parte, Arnaldo Morelli offre un ritratto biografico di Palestrina, evidenziando il cosmopolitismo dell’ambiente romano in cui operò il compositore.

    Podcast ideato e realizzato da Paolo Scarnecchia per il giornaledellamusica
    Testi e conduzione: Paolo Scarnecchia
    Ospiti: Luigi Marzola, Walter Testolin, Arnaldo Morelli
    Registrazione e montaggio: Paolo Scarnecchia

    Prodotto in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo
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    25 min
  • Intervista a Walter Testolin & De labyrintho | Festival Il Polifonico, Arezzo
    Aug 11 2025
    Il Polifonico: Cori dal mondo ad Arezzo

    Nella terza settimana di agosto cori provenienti da diversi paesi del mondo convergeranno ad Arezzo per partecipare al celebre concorso internazionale “Il Polifonico”, giunto alla sua 73ª edizione.

    Organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo, questa manifestazione porta un titolo semplice, ma racchiude un programma ricco e articolato, diffuso in diversi luoghi della città.

    Formalmente è un concorso internazionale per formazioni corali, ma nella realtà è anche un vero e proprio festival: il pubblico segue con passione le esibizioni in piazze, teatri e chiese, e la rassegna include anche il Festival internazionale di canto popolare, entrato in programma a metà della lunga storia della manifestazione.

    Nato nei primi anni Cinquanta, “Il Polifonico” ha trasformato Arezzo in una capitale ideale della coralità, ispirando eventi simili in Italia e all’estero e diventando un punto di riferimento europeo per la promozione e la valorizzazione del canto corale. Quest’anno il concorso celebra anche il quinto centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina.

    Ogni formazione in gara eseguirà un brano del maestro rinascimentale, e il concerto inaugurale – affidato all’ensemble De labyrintho diretto da Walter Testolin – sarà dedicato al quarto libro di mottetti del 1584 su testi del Canticum canticorum.

    A completare il programma, un convegno dedicato alla prassi esecutiva della musica del princeps musicae.

    Nel podcast, nella prima parte, il direttore artistico Luigi Marzola racconta lo svolgimento della manifestazione e le varie fasi organizzative.

    Nella seconda parte, Walter Testolin illustra il fascino e la profondità del Canticum canticorum, anticipando i temi del suo intervento al convegno.

    Nella terza parte, Arnaldo Morelli offre un ritratto biografico di Palestrina, evidenziando il cosmopolitismo dell’ambiente romano in cui operò il compositore.

    Podcast ideato e realizzato da Paolo Scarnecchia per il giornaledellamusica
    Testi e conduzione: Paolo Scarnecchia
    Ospiti: Luigi Marzola, Walter Testolin, Arnaldo Morelli
    Registrazione e montaggio: Paolo Scarnecchia

    Prodotto in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo
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    20 min
  • Intervista a Luigi Marzola | Festival Il Polifonico, Arezzo
    Aug 11 2025
    Il Polifonico: Cori dal mondo ad Arezzo

    Nella terza settimana di agosto cori provenienti da diversi paesi del mondo convergeranno ad Arezzo per partecipare al celebre concorso internazionale “Il Polifonico”, giunto alla sua 73ª edizione.

    Organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo, questa manifestazione porta un titolo semplice, ma racchiude un programma ricco e articolato, diffuso in diversi luoghi della città.

    Formalmente è un concorso internazionale per formazioni corali, ma nella realtà è anche un vero e proprio festival: il pubblico segue con passione le esibizioni in piazze, teatri e chiese, e la rassegna include anche il Festival internazionale di canto popolare, entrato in programma a metà della lunga storia della manifestazione.

    Nato nei primi anni Cinquanta, “Il Polifonico” ha trasformato Arezzo in una capitale ideale della coralità, ispirando eventi simili in Italia e all’estero e diventando un punto di riferimento europeo per la promozione e la valorizzazione del canto corale. Quest’anno il concorso celebra anche il quinto centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina.

    Ogni formazione in gara eseguirà un brano del maestro rinascimentale, e il concerto inaugurale – affidato all’ensemble De labyrintho diretto da Walter Testolin – sarà dedicato al quarto libro di mottetti del 1584 su testi del Canticum canticorum.

    A completare il programma, un convegno dedicato alla prassi esecutiva della musica del princeps musicae.

    Nel podcast, nella prima parte, il direttore artistico Luigi Marzola racconta lo svolgimento della manifestazione e le varie fasi organizzative.

    Nella seconda parte, Walter Testolin illustra il fascino e la profondità del Canticum canticorum, anticipando i temi del suo intervento al convegno.

    Nella terza parte, Arnaldo Morelli offre un ritratto biografico di Palestrina, evidenziando il cosmopolitismo dell’ambiente romano in cui operò il compositore.

    Podcast ideato e realizzato da Paolo Scarnecchia per il giornaledellamusica
    Testi e conduzione: Paolo Scarnecchia
    Ospiti: Luigi Marzola, Walter Testolin, Arnaldo Morelli
    Registrazione e montaggio: Paolo Scarnecchia

    Prodotto in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo
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    34 min
  • Intervista a Marie-Theres Härtel | Festival Styriarte di Graz
    Aug 8 2025
    The Sound of Austria – Un viaggio sonoro tra le valli e le melodie della tradizione

    Nell’ambito del Festival Styriarte, si è svolto un concerto straordinario, dedicato a una musica senza tempo: la musica di tradizione orale. In questo episodio speciale, vi portiamo nel cuore dell’Austria rurale, dove le melodie popolari si intrecciano con la storia e la memoria delle comunità contadine. Una musica che non appartiene alle élite, ma che ha plasmato l’identità di un intero Paese attraverso le voci, i gesti, gli strumenti e i paesaggi del quotidiano.

    Il nostro viaggio comincia nella suggestiva valle di Stübing, a pochi chilometri da Graz, dove si trova il Museo all’aria aperta dell’Austria contadina. Tra case in legno, antichi attrezzi da lavoro e atmosfere d’altri tempi, risuona la musica che racconta un popolo. Il motto del parco, “dal Burgenland al Vorarlberg”, è anche il filo conduttore di questo episodio, che esplora le diverse anime musicali delle regioni austriache.

    La nostra guida è Marie-Theres Härtel, violinista e compositrice, cresciuta nel cuore della Stiria tra la musica folk e la formazione classica. Attraverso le sue parole e le sue scelte musicali, ascolteremo una selezione di brani che attraversano l’intero Paese:
    • il primo brano eseguito dal Ludwig Wiener Quintett
    • lo jodel vocale interpretato da Maria Ströbl, Karl Baueregger ed Elisabeth Zottl
    • una melodia salisburghese affidata al Wengerboch Musi
    • lo jodel strumentale del Wälder Buromusig
    • e infine, un valzer eseguito dal Härtel Quintett
    The Sound of Austria è un invito all’ascolto di una tradizione viva, che ancora oggi risuona tra le montagne, le valli e i cuori di chi la custodisce. The Sound of Austria è un podcast realizzato a partire dal concerto prodotto all’interno del Festival Styriarte. 🎙️ Crediti:

    Un progetto di Paolo Scarnecchia per il giornale della musica
    Con la partecipazione di Marie-Theres Härtel
    Testo di Paolo Scarnecchia
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    17 min
  • Intervista a Michael Hell e Thomas Höft | Festival Styriarte di Graz
    Jul 31 2025
    Gli incantesimi disciolti nel Castello di Eggenberg

    Nel cuore del 40° anniversario del festival Styriarte di Graz e in coincidenza con i 400 anni del magnifico Castello di Eggenberg, prende vita un affascinante progetto musicale: "Gli incantesimi disciolti" di Antonio Draghi, un'opera barocca riscoperta e ricostruita per l’occasione. Registrato nel suggestivo Salone del Planetario, lo spettacolo è frutto del lavoro dell’ensemble Ārt House 17 diretto da Michael Hell, che ha riportato in scena questa breve opera composta nel 1673 per celebrare le nozze dell’imperatore Leopoldo I con Claudia Felicita del Tirolo.

    Il libretto, firmato da Nicolò Minato, è arricchito da musiche originali dell’imperatore stesso. In questo episodio raccontiamo il dietro le quinte di una straordinaria ricostruzione: dalla reinvenzione delle sezioni mancanti della partitura da parte di Hell, all’adattamento in lingua tedesca curato da Thomas Höft, fino all’inserimento di nuove coreografie firmate da Mareike Franz, che sostituiscono i balli perduti dell'opera originale e animano i personaggi con fantocci simbolici e teatrali.

    Per ampliare la durata dello spettacolo e arricchirne la tessitura sonora, sono state integrate musiche strumentali di altri compositori del tempo come Bertali, Biber, Rittler, Schmelzer e Valentini. Nelle interviste raccolte nel podcast emergono i riferimenti allegorici e politici che attraversano il libretto, specchio degli intrighi di corte e delle tensioni legate al secondo matrimonio dell’imperatore. Un viaggio musicale tra storia, simbolismo e arte barocca, alla scoperta di un gioiello riscoperto.

    Realizzato e curato da Paolo Scarnecchia
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    24 min
  • Intervista a Thomas Zehetmair e Mathis Huber | Festival Styriarte di Graz
    Jul 24 2025
    “Una Ciaccona di Bach può salvare il mondo?”

    In questa puntata vi portiamo a Graz, nel cuore della 40ª edizione del Festival Styriarte, per un viaggio nella memoria e nella potenza simbolica della musica.

    Il violinista Thomas Zehetmair ha inaugurato il festival con una pagina storica: la Partita in re minore di Johann Sebastian Bach, culminante nella celebre Ciaccona, la stessa eseguita quarant’anni fa per l’inizio della manifestazione.

    Accanto a lui, la riflessione di Mathis Huber, oggi direttore artistico del Festival, che ripercorre il senso profondo di questa lunga avventura culturale attraverso il suo discorso “Può una ciaccona di Bach salvare il mondo?”, interpretato dall’attrice Christiane Willms.

    Un episodio intenso, tra musica, ricordi e attualità, che racconta come la bellezza possa diventare memoria condivisa, resistenza civile e visione del futuro.

    Produzione e montaggio: Paolo Scarnecchia
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    14 min
  • Intervista ad Antonio Greco & Cremona Antiqua | Monteverdi Festival Cremona
    Jul 21 2025
    Ercole amante – L’eredità veneziana sulla scena del re Sole

    Dopo aver preso le mosse da Il ritorno di Ulisse in patria, il Monteverdi Festival di Cremona ha trovato il suo compimento ideale nel segno di Francesco Cavalli.

    A chiudere la 42ª edizione è stato infatti uno dei suoi capolavori più grandiosi: Ercole amante, opera composta per la corte francese e rappresentata per la prima volta nel 1662 nella sfarzosa Salle des Machines del Palais des Tuileries. Pensata come omaggio per le nozze di Luigi XIV con Maria Teresa d’Asburgo, l’opera si articolava secondo la struttura tragica italiana – prologo e cinque atti – ma fu arricchita, tra un atto e l’altro, da sontuose entrées de ballet con musiche di Jean-Baptiste Lully, danzate dallo stesso re nelle vesti mitologiche di Marte, Plutone e del Sole.

    Se all’epoca le preferenze di corte si orientarono verso lo stile brillante del giovane Lully, oggi – a oltre tre secoli di distanza – l’arte teatrale di Cavalli risplende per profondità drammatica, ricchezza armonica e libertà inventiva. L’esecuzione al Teatro Ponchielli ha visto impegnati l’Orchestra e Coro Monteverdi Festival – Cremona Antiqua, diretti da Antonio Greco, con la regia visionaria di Andrea Bernard.

    Un cast numeroso ha dato voce e corpo alla molteplicità di dèi, eroi e figure allegoriche che abitano quest’opera monumentale: da Renato Dolcini (Ercole) a Hilary Aeschliman (Iole), da Paola Valentina Molinari (Venere, Bellezza, Cinzia) a Theodora Raftis (Giunone), fino ai tanti personaggi minori che intrecciano i fili della narrazione. Nel podcast, articolato in due parti, il direttore Antonio Greco introduce la genesi storica e musicale dell’opera, soffermandosi sulle peculiarità della scrittura cavalliana e sul contesto della committenza francese.

    A seguire, il regista Andrea Bernard riflette sul valore simbolico e creativo dell’opera barocca nel presente, sottolineandone la forza teatrale e la capacità di parlare, ancora oggi, all’immaginario contemporaneo. Gli esempi musicali inseriti nel podcast sono estratti dalla prova generale e offrono uno spaccato sonoro della vivacità drammaturgica che ha animato l’allestimento cremonese.

    Podcast ideato e curato da Paolo Scarnecchia
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    24 min