Page de couverture de Lavorare all’estero: Third Culture Kids. Quando ci trasferiamo con i figli. Intervista a Giulia Schembri

Lavorare all’estero: Third Culture Kids. Quando ci trasferiamo con i figli. Intervista a Giulia Schembri

Lavorare all’estero: Third Culture Kids. Quando ci trasferiamo con i figli. Intervista a Giulia Schembri

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“Ma i bambini si adattano!” Una frase che sentiamo spesso. Ed è vero: i bambini sono resilienti, imparano la lingua più velocemente degli adulti e riescono a costruire nuove amicizie. Tuttavia, non bisogna sottovalutare l’impatto emotivo del trasferimento. Il primo bisogno di un bambino è sentirsi al sicuro. Trasferirsi significa per loro cambiare tutto: casa, scuola, abitudini e spesso anche lingua. Per aiutarli, è fondamentale tenere conto sia dei fattori protettivi (come il supporto familiare, una routine stabile e la creazione di nuove amicizie) sia dei fattori di rischio (come l’isolamento sociale o la difficoltà di adattarsi a nuove regole culturali). Uno dei concetti chiave condivisi da Giulia è l’importanza di avere una bussola interiore che ci guidi. Trasferirsi in un nuovo Paese, con una nuova cultura e nuovi punti di riferimento, può disorientare, ma una forte motivazione e la capacità di adattamento possono fare la differenza. Questo vale per gli adulti, ma anche per i bambini, che spesso affrontano i cambiamenti con una sensibilità interculturale sorprendente. Io ringrazio ancora Giulia per il suo tempo, la sua energia e la sua dedizione, anche per questa intervista. Crescereall'Estero – Third Culture Kids

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