
Perché lo storytelling può cambiare il Recruiting nell’Hospitality
Échec de l'ajout au panier.
Échec de l'ajout à la liste d'envies.
Échec de la suppression de la liste d’envies.
Échec du suivi du balado
Ne plus suivre le balado a échoué
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🎧 In questo episodio analizziamo un articolo dal titolo: «Perché lo storytelling può cambiare il Recruiting nell’Hospitality», scritto da Simona Leone.
Il messaggio centrale è chiaro: nel settore Food & Hospitality non basta coprire un turno, serve attrarre le persone giuste, quelle che condividono valori e modo di lavorare con l’azienda.
È qui che entra in gioco lo storytelling: non come slogan pubblicitario, ma come racconto autentico capace di trasmettere identità, ritmi e aspettative di lavoro.
L’articolo ci accompagna in un percorso che parte dall’annuncio e arriva fino al colloquio, mostrando come ogni dettaglio comunichi una promessa al candidato. Una promessa che deve reggere anche al primo giorno di lavoro, altrimenti si rischiano turnover e delusione.
Cosa rende efficace lo storytelling nel recruiting?
La coerenza tra ciò che l’azienda racconta e ciò che accade realmente.
La chiarezza nel descrivere ritmi, responsabilità e stile di leadership.
L’uso di un linguaggio vicino a chi vogliamo attrarre.
In questo modo, il racconto diventa anche uno strumento di selezione: osservare come un candidato reagisce alla storia dell’azienda aiuta a capire la sua affinità culturale e la possibile integrazione nel team.
L’articolo si chiude con una domanda diretta: Che storia stai promettendo ai tuoi candidati?
Un invito a riflettere sull’importanza della coerenza tra parole e realtà, soprattutto in un settore dove autenticità e senso di appartenenza fanno davvero la differenza.
Mettiti comodo, indossa le cuffie e lasciati accompagnare in questa narrazione pensata per chi ama ascoltare anche quando non può leggere.
📖 Se desideri leggere l’articolo completo, lo trovi qui: https://buff.ly/8WS8dM9