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París, 1897. Un hombre escribe sentado a una mesa en una habitación abarrotada de muebles: he aquí al capitán Simonini, un piamontés afincado en la capital francesa, que desde muy joven se dedica al noble arte de crear documentos falsos.

Hombre de pocas palabras, misógino y glotón impenitente, el capitán se inspira en los folletines de Dumas y Sue para dar fe de complots inexistentes, fomentar intrigas o difamar a las grandes figuras de la política europea. Caballero sin escrúpulos, Simonini trabaja al servicio del mejor postor.

"Sulle spalle dei giganti" rappresenta per i lettori di Eco un evento festoso. Lontano dalle aule universitarie, dai congressi accademici, dalle cerimonie onorarie, Eco scrive questi testi, nel corso di tre lustri, per intrattenere gli spettatori (che ogni volta per lui accorrono a frotte) della Milanesiana, il festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi. Testi che il più delle volte traggono spunto dal tema stesso che ogni anno la Milanesiana si dà, per poi scorrere lungo rivoli di un repertorio che attinge alla filosofia quanto alla letteratura, all'estetica, all'etica.

In quella zona del basso Piemonte dove, anni dopo, sorgerà Alessandria, Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Baudolino affabula e inventa ma, quasi per miracolo, tutto quello che immagina, produce Storia. Così, tra le altre cose, costruisce la mitica lettera del Prete Gianni, che prometteva all'Occidente un regno favoloso, nel lontano Oriente, governato da un re cristiano.

Número Cero, la nueva novela de Umberto Eco, nos descubre la cara oscura del periodismo y la manera en que nuestra realidad está en manos de quienes construyen las noticias

In this exhilarating book, we accompany Umberto Eco as he explores the intricacies of fictional form and method. Using examples ranging from fairy tales and Flaubert, Poe and Mickey Spillane, Eco draws us in by means of a novelist's techniques, making us his collaborators in the creation of his text and in the investigation of some of fiction's most basic mechanisms.

«Estas conferencias se titulan Confesiones de un joven novelista, y cabría preguntarse por qué, teniendo en cuenta que ya he cumplido más de setenta años. Pero resulta que publiqué mi primera novela, El nombre de la rosa, en 1980, de modo que empecé mi carrera como novelista hace cosa de treinta años. Me considero, por lo tanto, un novelista muy joven y ciertamente prometedor».

Virtuoso storyteller Umberto Eco conjures up a gloriously rich portrait of 14th century Franciscan Italy with such grace, ease, wit, and love that you will become utterly intoxicated with the place and time. The story is performed by Theodore Bikel who has starred in numerous Broadway hits, including The Sound of Music, Zorba, and Fiddler on the Roof.

En una zona del bajo Piamonte, un pequeño campesino fantasioso y embustero llamado Baudolino conquista a Federico Barbarroja y se convierte en su hijo adoptivo. Casi milagrosamente, todo aquello que Baudolino imagina genera Historia. Entre otras cosas, crea la mítica carta del Preste Juan, que prometía a Occidente un reino fabuloso en el lejano Oriente, gobernado por un rey cristiano.

"Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l''Ur-Fascismo', o il 'fascismo eterno'. L'Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: 'voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!'. Ahimè, la vita non è così facile. L'Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti."

Una colección de ensayos magistrales sobre la cultura de masas.

En estos ensayos magistrales, en los que analiza la estructura del mal gusto, la lectura de cómics, el mito de Superman, la canción de consumo, el papel de los medios audiovisuales como instrumento de información o el influjo de la televisión en el mundo actual, Umberto Eco se plantea el problema central de la doble postura ante la cultura de masas: la de los apocalípticos, que ven en ella el signo de una caída irrecuperable.

En el verano de 1963 un náufrago, Roberto de la Grive, llega a una nave abandonada en los Mares del Sur donde encuentra sólo animales desconocidos y máquinas extrañas. Frente a la nave hay una isla de ensueño, tan cercana como inalcanzable. Confinado en este exiguo espacio y perdido en el vasto mar, Roberto nos pone al corriente sobre su pasado a través de las cartas que escribe a una enigmática «Señora». Pero Roberto ha viajado hasta allí con una misión muy concreta: resolver el misterio por el cual pugnan las nuevas potencias de la época, el secreto del Punto Fijo.

La obra póstuma de Umberto Eco, que el autor entregó a imprenta pocos días antes de morir, es una selección de artículos inéditos en España, seleccionados por él mismo.

Ecco, ora si rompono gli indugi e questo lettore, sempre accanto, sempre addosso, sempre alle calcagna del testo, lo si colloca nel testo. Un modo di dargli credito ma, al tempo stesso, di limitarlo e di controllarlo. Ma si trattava di fare una scelta: o parlare del piacere che dà il testo o del perché il testo può dare piacere. E si è scelta la seconda strada. (Dall'introduzione di Umberto Eco)

Der Verschwörungskult um QAnon fabuliert von einer Elite, die das Blut gefolterter Kinder trinke. Selbsternannte Skeptiker wettern gegen vermeintliche Impfkartelle. Andere wähnen sich mitten in Deutschland in einer versteckten Diktatur. Auch wenn sie in immer neuer Gestalt daherkommen, Verschwörungstheorien durchziehen die Geschichte. Dabei verlaufen sie stets nach demselben Muster - das kaum jemand so treffend erkannt und brillant beschrieben hat wie Umberto Eco.

"Mentono per ironia Campanile e Pratt; mente per interesse Cagliostro (o forse per condanna, prigioniero quale diventa a poco a poco del suo stesso mito), e Manzoni prende le parti, con indignazione, dei poveri che subiscono le soperchierie del linguaggio dei potenti; ma in realtà - poiché di ironia ne pratica anche lui - fa dell'ironia al quadrato, e condanna le parole attraverso la parola narrativa." (Dall'introduzione di Umberto Eco). Quattro scritti dedicati al tema della menzogna e dell'ironia in Cagliostro, Manzoni, Campanile e Hugo Pratt. 

"Eliminare il razzismo non vuol dire mostrare e convincersi che gli Altri non sono diversi da noi, ma comprendere e accettare la loro diversità." Dopo "Il fascismo eterno", una nuova illuminante riflessione civile, contro ogni pregiudizio e intolleranza.

Tutte le culture hanno un'idea del bello e dell'arte, ma non tutte la elaborano in forma teorica consapevole ed esplicita. Il Medioevo - dopo secoli in cui è stato trattato solo come periodo buio e barbaro - è stato riscoperto come un'epoca ricca di riflessioni sulla bellezza, sul piacere estetico, sul gusto, sul bello naturale e artistico, sui rapporti tra l'arte e le altre attività umane.

"Questo testo raccoglie una serie di studi scritti in diverse occasioni ed è dominato da una sola idea fissa. Inoltre questa idea non è la mia, ma di Gramsci. L'idea fissa, che giustifica anche il titolo, è la seguente: 'mi pare che si possa affermare che molta sedicente superumanità nicciana ha come origine e modello dottrinale non Zarathustra, ma il Conte di Montecristo di A. Dumas' (A. Gramsci, Letteratura e vita nazionale, III, "Letteratura popolare")."

Per la prima volta insieme, tutti gli scritti che Umberto Eco ha dedicato alla televisione: al suo linguaggio, alle forme di comunicazione che mette in gioco, alle tecnologie che le sostengono, all'immaginario che produce, ai suoi esiti culturali, estetici, etici, educativi e, soprattutto, politici.

Organizzati secondo una logica tematica, questi saggi, apparsi su quotidiani e riviste tra il 1973 e il 1976, ripropongono Eco come semiologo del quotidiano, attento e curioso critico del costume e del linguaggio dei mezzi di comunicazione di massa. Eco riferisce quanto avviene alla periferia dell'impero americano, cioè nei paesi dell'area mediterranea, analizzando in modo apparentemente divagante gli slogan pubblicitari, le conversazioni della gente in treno, il discorso di Paolo VI sulla pillola, le invettive di Fanfani contro la pornografia.