Listen free for 30 days
-
Il ventre di Napoli
- Narrated by: Silvia Cecchini
- Length: 4 hrs
Failed to add items
Sorry, we are unable to add the item because your shopping cart is already at capacity.
Add to Cart failed.
Please try again later
Add to Wish List failed.
Please try again later
Remove from wish list failed.
Please try again later
Follow podcast failed
Unfollow podcast failed
Pick 1 audiobook a month from our unmatched collection.
Listen all you want to thousands of included audiobooks, Originals, and podcasts.
Access exclusive sales and deals.
Premium Plus auto-renews for $14.95/mo + applicable taxes after 30 days. Cancel anytime.
Buy Now for $4.19
No default payment method selected.
We are sorry. We are not allowed to sell this product with the selected payment method
Pay using card ending in
By confirming your purchase, you agree to Audible's Conditions of Use and Amazon's Privacy Notice. Tax where applicable.
Publisher's Summary
Matilde Serao (1856-1927) è stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, "Il Mattino". Figlia di un avvocato napoletano, e napoletana nel cuore, nonostante non abbia vissuto sempre a Napoli, questa scrittura appassionata scritta in più tempi, nell'arco di più di venti anni, denuncia le condizioni igieniche e di sfruttamento del popolo napoletano, e di come il governo nazionale e locale, nonostante le belle intenzioni di risanamento, abbia fallito nel suo progetto, sperperando milioni per grandi ed eleganti costruzioni solo di facciate, lasciando intoccate la miseria e il crimine: uno scenario che ci suona purtroppo familiare.
Ma nel racconto delle tradizioni, delle opere di pietà, delle malattie morali dei suoi concittadini, l'autrice trasmette un amore e una speranza per questa "terra di anime belle" che nessuno sperpero pubblico può scoraggiare.
Cornice musicale: "Fenesta ca' lucive", cantata da Caruso.
Ma nel racconto delle tradizioni, delle opere di pietà, delle malattie morali dei suoi concittadini, l'autrice trasmette un amore e una speranza per questa "terra di anime belle" che nessuno sperpero pubblico può scoraggiare.
Cornice musicale: "Fenesta ca' lucive", cantata da Caruso.
©dominio pubblico (P)2017 Silvia Cecchini